Nuove forme di partecipazione sui luoghi di lavoro eliminando il potere del sindacato tradizionale. È questo uno degli spunti contenuto nel Programma Lavoro del Movimento 5 Stelle, in discussione da oggi 10 aprile sul blog di Beppe Grillo. “Robotizzazione, digitalizzazione, avvento dell’economia dei beni immateriali: bisogna ripensare il rapporto tra tempo di vita e tempo di lavoro”, si legge nel post che presenta la discussione sulle proposte del programma, firmato dalla senatrice Nunzia Catalfo e dai deputati Tiziana Ciprini, Claudio Cominardi (nel blog sono indicati come Caprini e Comunardi, ma probabilmente si tratta di un refuso).

Lavorare meno per lavorare tutti?  Sì, ma come, con quali strumenti? Bisogna svincolare il concetto di produttività dal totem del cartellino. Da tempo il M5s riflette sul principio dello smart working e ora chiediamo ai cittadini cosa ne pensano e come dovremo orientare la nostra possibile azione di governo”, scrivono i parlamentari, prima di spiegare le loro linee guida nei rapporti tra lavoratori e sindacati. “Difendere il lavoratore – continuano – significa anche promuovere forme nuove di democrazia e partecipazione sui luoghi di produzione, tagliando al tempo stesso i vecchi privilegi e le incrostazioni di potere del sindacato tradizionale. La presenza e l’incidenza del lavoratore nella governance della propria impresa, per il Movimento 5 stelle, va disintermediata”.

Nel post che presenta l’inizio della discussione sul programma Lavoro spazio anche al “tema delle pensioni, delle tutele per le professioni gravose, dei cosiddetti ‘precoci’ e soprattutto la grande questione della flessibilità in uscita. La riforma Fornero ha inchiodato al lavoro molti, troppi anziani, mentre due generazioni di ragazzi preferiscono ormai migrare all’estero pur di non essere sottopagati o marcire in casa, sul divano di mamma e papà. Come modificare i parametri di uscita dal lavoro per ringiovanire le imprese in cerca di competitività e la pubblica amministrazione in cerca di efficienza?”. Come già successo per il programma Energia, anche le proposte sul Lavoro saranno discusse fino a domenica 17 aprile e quindi votate online a partire dalla prossima settimana.

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