E’ stato incastrato dai festeggiamenti per il suo compleanno. Gli investigatori della Squadra Mobile di Roma hanno capito che i familiari lo avrebbero raggiunto in Spagna per la ricorrenza e così hanno deciso di intervenire, mettendo fine alla latitanza di Antonio Gallace, presunto boss della ‘ndrangheta, irreperibile da 4 anni. Il 46enne è stato arrestato nella tarda serata di martedì 8 marzo all’aeroporto di Valencia, dagli uomini della Mobile, del Servizio Centrale Operativo e della Polizia iberica.

Antonio Gallace, considerato tra i vertici dell’omonima famiglia di ‘ndrangheta originaria di Guardavalle, in passato aveva operato nel litorale meridionale romano, tra Anzio, Ardea e Nettuno, e nel 2012 era stato condannato in via definitiva a cinque anni di detenzione dal Tribunale di Milano per estorsione e detenzione illegale di armi, e dallo stesso anno era latitante. A suo carico la Procura Generale di Milano aveva emesso un mandato di arresto europeo. L’uomo era finito nelle indagini sulle attività della ‘ndrangheta nell’entroterra milanese, occupandosi del traffico di droga proveniente dalla Spagna e dal Sud America e dove ha gestito personalmente diversi casi di estorsioni contro numerosi commercianti, arrivando a minacciare di morte anche i familiari delle sue vittime.

Le indagini, coordinate dalla Dda di Roma, in corso da mesi, hanno consentito di accertare che il latitante aveva lasciato l’Italia per rifugiarsi in Spagna. Grazie alle intercettazioni telefoniche, gli investigatori hanno scoperto che i parenti di Gallace stavano per andare in Spagna per festeggiare il compleanno, previsto per giovedì 10 marzo. La polizia ha così organizzato un pedinamento, sia in Italia che in Spagna. Dopo che i parenti di Gallace sono atterrati martedì all’aeroporto di Valencia è scattata l’operazione: poco dopo i poliziotti hanno visto arrivare il latitante in aeroporto alla guida di un Land Rover. Al momento della sua cattura, Gallace – che era in possesso di un documento intestato a un’altra persona – non ha opposto resistenza e si è congratulato con gli agenti.

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