La Guardia di Finanza, su richiesta dell’Anac di Raffaele Cantone, ha chiesto a Trenord la documentazione sui contratti e le gare di appalto per la manutenzione dei treni dopo che l’ex direttore manutenzione Angelo Colzani ha denunciato “gravissime criticità“. Secondo Il Sole 24 Ore, che ha dato la notizia, le Fiamme Gialle hanno bussato la settimana scorsa alle porte dell’ufficio acquisti della società, i cui azionisti sono Ferrovie Nord Milano e Trenitalia. I documenti che cercavano risalgono alla vecchia gestione, quella dell’amministratore delegato Luigi Legnani, che ha dato le dimissioni un anno fa.

La richiesta dell’autorità anticorruzione nasce appunto da una lettera inviata nel settembre 2014 da Colzani a Legnani e all’ex presidente della capogruppo Fnm Norberto Achille, che ha lasciato la poltrona il 19 maggio quando è arrivata la notizia che è indagato per peculato e truffa aggravata ai danni dell’ente pubblico. Nella missiva l’ingegnere (ora in pensione) esprimeva “disagio” lamentando “una situazione di gravissima criticità nelle condizioni del materiale rotabile, impianti di officina fatiscenti, una politica di materiali di ricambio fuori controllo, politiche di gestione delle risorse umane e relazioni sindacali incomprensibili“. E spiegava di aver dovuto “supplire alle mancanze operative di alcuni appaltatori esterni, le cui condizioni di contrattualizzazione non appaiono favorevoli per la nostra azienda”.

Nel corso dell’estate la società è stata costretta a interrompere il servizio a causa del caldo e come spiegazione ha addotto il fatto che l’età media dei treni è di 33 anni e i più vecchi sono sprovvisti di aria condizionata.

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