Yemen, i danni di un attacco aereo saudita a Sanaa

Ventitré organizzazioni non governative per i diritti umani (l’elenco è in fondo al post) hanno sollecitato il Consiglio Onu per i diritti umani a istituire, nella sua 30esima sessione in programma a settembre, una commissione d’inchiesta che possa indagare sulle gravi violazioni del diritto umanitario commesse da tutte le parti coinvolte nel conflitto dello Yemen, iniziato un anno fa con la presa della capitale Sana’a da parte dei gruppi armati houti.

Tanto gli houti, sostenuti sul terreno da altri gruppi armati e milizie fedeli all’ex presidente Ali Abdullah Saleh, quanto la coalizione a guida saudita che il 26 marzo ha avviato una campagna di bombardamenti aerei, hanno compiuto crimini di guerra, colpendo obiettivi e infrastrutture civili, centri abitati e persino strutture mediche e per l’assistenza agli sfollati.

Secondo dati delle Nazioni Unite aggiornati al 4 agosto, le vittime civili del conflitto sono oltre 1900, in gran parte uccise dagli attacchi aerei della coalizione a guida saudita. Gli obiettivi civili parzialmente o completamente distrutti sono almeno 207.

La situazione umanitaria continua a peggiorare: l’80 per cento della popolazione ha bisogno di assistenza. Il blocco imposto dalla coalizione a guida saudita nei confronti delle importazioni di cibo e carburante ha avuto effetti devastanti su almeno metà della popolazione, particolarmente sui bambini, al punto che può essere considerato in sé un crimine di guerra. Inoltre, 15,2 milioni di persone non hanno accesso alle cure mediche e 20 milioni non hanno a disposizione acqua potabile. Di conseguenza, nel paese si stanno diffondendo diarree acute, dengue e poliomielite.

Già ad aprile, l’Alto commissario Onu per i diritti umani aveva espresso grande preoccupazione per “gli attacchi indiscriminati e sproporzionati contro zone densamente popolate” e aveva sollecitato “indagini urgenti”.

La commissione d’inchiesta sollecitata dalle 23 Ong per i diritti umani dovrebbe svolgere indagini sui crimini di guerra, raccogliere e archiviare tutte le prove e identificare i responsabili, in vista di un processo. In questo modo il ciclo perverso d’impunità che ha contraddistinto 12 mesi di un conflitto la cui brutalità non conta molti precedenti, potrebbe essere spezzato.

Questo è l’elenco delle 23 Ong che hanno sottoscritto l’appello per una commissione d’inchiesta sui crimini di guerra nel conflitto dello Yemen: Algeria League for Defense of Human Rights, Amnesty International, Arab Coalition for Sudan, Arab Foundation for Civil Society and Human Rights, Arab Institute for Democracy, Arab NGO Network for Development, Arab Organisation for Human Rights – Libya, Arab Organisation for Human Rights – Mauritania, Arab Programme for Human Rights Activists, Cairo Institute for Human Rights Studies, Education Center for Women Human Rights – Morocco, Global Centre for the Responsibility to Protect, Human Rights Watch, International Federation for Human Rights, International Refugee Rights Initiative, Khatim Adlan Centre for Enlightenment and Human Development, Non-Violence Network in Arab Countries, Permanent Peace Movement, Phenix Centre for Economics and Informatics Studies. Progressio, Saferworld, Sudan Democracy First Group, Sudan Human Rights Monitor.

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