Sorrisi, fischi, torroncini e anche un selfie con il fedelissimo farmacista che acquistò le tessere del Pd pagandole con i conti della sua azienda. È questo il risultato della visita di Matteo Renzi in Sicilia. Il premier doveva essere a Catania per incontrare il sindaco Enzo Bianco, ma all’ultimo minuto, ha deciso di passare anche da Belpasso, cittadina della provincia etnea, per visitare lo stabilimento dolciario Condorelli, produttore dei torroncini famosi in tutto il mondo. Una visita decisa all’ultimo minuto, dato che il patron dell’azienda, Giuseppe Condorelli, si è dovuto precipitare in nottata da Milano, dopo essere stato avvisato dell’arrivo del presidente del consiglio. E se a Catania il premier è stato contestato da manifestanti che lo accusavano di essere “peggio di Berlusconi”, a Belpasso l’atmosfera era sicuramente più rilassata. La visita di Renzi alla Condorelli era, infatti, super blindata, con i giornalisti lasciati fuori, mentre ad accompagnare l’ex sindaco c’erano alcuni esponenti siciliani del Pd. Tra loro, anche Giuseppe Aiello, il farmacista di Belpasso, responsabile sanità del Pd catanese, che nel 2013 pagò 111 tessere dei democratici con fondi provenienti dal conto corrente della sua farmacia. Aiello, renziano di ferro, dall’incontro con Renzi ha portato a casa un ricordino, un selfie, marchio di fabbrica del premier, subito condiviso sul suo profilo Facebook.

È solo una foto, che però ha avuto l’effetto di legittimare l’esponente del Pd nei rapporti con il circolo locale dei democratici. “Il fatto che il Pd di Belpasso sia assurto alle cronache nazionali per una presunta storiaccia di tessere che sarebbero state pagate da un dirigente locale e provinciale, mi lascia attonito e sgomento” diceva Nunzio Di Stefano, il segretario democratico di Belpasso, commentando la vicenda delle 111 tessere pagate con denaro proveniente dal conto corrente della farmacia Aiello. Da quel conto, nel novembre 2013, partono due versamenti, entrambi da 832 euro e 50, per un totale di 1665 euro: ovvero il costo di 111 tessere pagate 15 euro. “È tutto regolare: l’ho fatto in decine di altri casi. Io comunque ho i documenti firmati di ognuno dei 110 iscritti che mi autorizzano ad occuparmi del loro tesseramento” si era difeso il diretto interessato, nonostante il regolamento del Pd parli chiaro: il tesseramento deve avvenire all’interno del circolo e l’iscrizione è individuale. Alle primarie del 2013, Aiello era riuscito ad eleggere sua madre, Margherita Francalanza, nell’assemblea nazionale del Pd: unica donna della provincia. “Riservandomi di fare immediatamente tutte le verifiche del caso – continua il segretario del Pd di Belpasso Di Stefano – offro piena collaborazione ai superiori organismi del Partito, visto la dimensione della vicenda che ha ampiamente travalicato i confini comunali”. Questo pomeriggio è arrivata la risposta degli organismi superiori del Pd: il selfie tra il farmacista acquirente di tessere in blocco e il premier Renzi in persona.

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