Susan G. Komen è la più  grande organizzazione americana di sensibilizzazione per la prevenzione del tumore al seno. Ha circa 100.000 volontari e affiliate in 50 paesi. Negli Usa è un nome abbastanza noto. Organizzano serate, marce, incontri fra le donne – e gli uomini. Sono gli stessi che hanno inventato il fiocco rosa contro il cancro al seno. L’associazione si chiama cosi in memoria della sorella della fondatrice Nancy Goodman, morta di cancro a 36 anni.

In questi giorni la Susan G. Komen ha annunciato di avere creato una partnership con Baker Hughes, una delle più grandi aziende di servizi per i petrolieri – fanghi e fluidi di perforazione, cemento per pozzi, trivelle di ogni dimensione e per ogni tipo di pozzo.

Susan G. Komen distruibuisce fiocchetti rosa per sensibilizzare. Baker Hughes trivella. Cosa possono produrre assieme? 

Trivelle rosa. Perfetto!

Non è uno scherzo: la Baker Hughes ha creato veramente mille trivelle rosa “dipinte a mano” che saranno usate in vari siti trivellanti nel mese di Ottobre, tradizionalmente dedicato alla prevenzione dei tumori al seno. Le trivelle saranno inviate nei siti estrattivi in scatole rosa e con dentro fogli informativi sui tumori al seno, cosa fare e spiegando ai trivellatori che occorre al più presto trovare una cura. Il tutto con il sigillo e l’approvazione di Susan G. Komen. 

L’operazione si chiama “Doing Our Bit for the Cure” – un gioco di parole in cui bit sta per “un po’” ma anche per “punta di trivella”.

Interessante, no?

In quella scatola rosa verranno anche spiegati tutti i problemi alla salute delle donne – e degli uomini – collegati alle trivellazioni? Verrà detto, per esempio, che chi è esposto alle operazioni petrolifere è maggiormente esposto al benzene, un cancerogeno? O che aumentano i rischi di malformazione ai feti? O che almeno un quarto dei fluidi di perforazione contiene materiale cancerogeno? Non credo sia necessario riportare qui la litania dei guai alla salute collegati alle trivelle. Ma è noto che le polveri sottili, i rifiuti tossici e radioattivi, l’acqua contaminata e tutti i processi trivellanti portano all’aumento di rischio di tumore a tutti gli stadi dell’operato petrolifero.

Tutto questo in cambio di 100.000 dollari.  Questa è infatti la cifra che Baker Hughes ha dedicato alla sua promozione di trivelle rosa alla Susan G. Komer.

Dal canto suo la Breast Cancer Action d’America ha denunciato la collaborazione fra la Susan G. Komen e la Baker Hughes come di un pinkwashing.

Dicono infatti: “We are outraged that as the largest breast cancer organization in the world, you are partnering with a fracking corporation that is poisoning our health.” 

Cosa risponde la Susan G. Komen? Dicono che l’evidenza “a questo punto” non mostra con sufficiente convinzione il nesso fra il cancro ed il fracking. E certo, cosa altro possono dire dopo avere intascato il denaro? Ma gli si ritorcerà contro – ne sono certa, – proprio come la partnership fra i giochi della Lego e la Shell che si appresta a trivellare in Artico. Il loro legame commerciale andava avanti per anni, ma è stata appena rescissa a causa dello scandalo popolare e della meravigliosa campagna pubblicitaria di Greenpeace che ha causato non pochi problemi di immagine alla Lego di Danimarca, in questo momento il leader mondiale di giocattoli.

Ecco qui le foto delle trivelle rosa.

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