Bp has acted with conscious disregard of known risks.

Its conduct was reckless.

Decisions made by Bp have been primarily driven

Bp has acted with conscious disregard of known risks.

Its conduct was reckless.

Decisions made by Bp have been primarily driven

by a desire to save time and money,

rather than ensuring that the well was secure.

Carl Barbier, Us District Court Judge, sul pozzo Macondo della Bp

Tutti ricordano lo scoppio del pozzo Macondo della British Petroleum, nel golfo del Messico, con 11 morti e quei tre mesi di petrolio quotidiano ad avvelenare il mare e tutto quanto quel mare ospitava.

Il 4 Settembre 2014, più di quattro anni dopo lo scoppio, il giudice federale Carl Barbier ha emesso la sua sentenza: la peggiore fuoriuscita di petrolio offshore nella storia degli Stati Uniti è dovuta a “willful misconduct and gross negligence” da parte della Bp, cioè dolo volontario e grave negligenza.

Per tutti questi anni la Bp aveva continuato – beffardamente – a sostenere che non era solo colpa sua e che le sue socie, Transocean e Hallburton, dovessero essere ugualmente responsabili, se non di più.

La sentenza di Barbier, per la prima volta, riconosce l’esatto contrario. La colpa principale è della Bp.

Questa sentenza è grave per la ditta inglese perché afferma che non si è trattato di un incidente imprevedibile o del fato, ma di qualcosa di volontario e prevenibile. La sentenza espone ora la Bp a circa 18 miliardi di dollari in sanzioni civili, in aggiunta ai 4 già pagati nelle precedenti cause penali, e ai 28 pagati ai residenti che hanno avuto perdite finanziarie connesse allo scoppio.

Secondo Barbier, la Bp è responsabile per i due terzi del disastro in quanto proprietaria del pozzo esploso. Il resto della colpa è della Transocean Ltd, proprietaria della piattaforma che trivellava il golfo, e in piccola parte della ditta che forniva il cemento per la sigillazione, la Halliburton.

Barbier è giunto alla conclusione che la Bp abbia anteposto la ricerca di guadagno facile sulla sicurezza, per esempio lasciando che sigillazioni e valvole delicate perdessero lungo le cementificazioni, rinunciando a test fondamentali per capire lo stato del sottosuolo, e portandolo in “condizioni estremamente fragili e vulnerabili a scoppi”.

Il giudice non risparmia parole. Parla di “condotta irresponsabile”, di “disprezzo consapevole di rischi noti”, e di “una catena di fallimenti” che hanno portato allo scoppio. Il documentario “The big fix” fa mostra in dettaglio tutti le negligenze e la superficialità della Bp.

Ma la Bp ovviamente non ne vuole sapere: dice che l’accusa di “negligenza grave” e’ ingiusta e che ricorrerà in appello. Le parole qui non sono secondarie. Secondo il Clean Water Act, se la negligenza è semplice, si pagano poco più di mille dollari al barile. La negligenza grave invece porta la multa a 4.300 dollari al barile. Barbier non ha ancora determinato l’esatto quantitativo di petrolio fuoriuscito. Il governo federale dice 5 milioni di barili, la Bp la metà. 

Tutto questo vuol dire che i 3.5 miliardi di dollari che la Bp prevedeva di spendere per questa causa non le basteranno. Per niente.

Gli azionisti non se l’aspettavano. La Bp ha perso già il 6% del suo valore in borsa, e nell’ultimo anno ha dovuto vendere circa il 10% dei suoi possedimenti fra giacimenti e riserve, raffinerie ed oleodotti per far fronte ai pagamenti.

E il golfo? La legge prevede che l’ ottanta percento della multa dovrà essere usata per il ripristino ambientale. Il golfo è in uno stato ben diverso che da prima dello scoppio. Non fanno piu notizia, ma continuano ad essere ritrovati “tar balls” di petrolio in mare, mentre, i dispersanti sono ancora dispersi nell’ambiente, e nel mare ci sono alte concentrazioni di Vibrio Vulnificus, un batterio attratto da petrolio e dispersanti e che può causare setticemia e necrosi dei tessuti.

A Matteo Renzi, a Federica Guidi e a Gianluca Galletti che pianificano di vendere concessioni petrolifere in tutta Italia dalla Sardegna all’Abruzzo, dalla Calabria all’Emilia Romagna, dalla Sicilia alle Marche e a ditte che spesso hanno capitali sociali irrisori: spero sappiate quel che state facendo e che ve ne assumiate tutte le responsabilità.

Qui immagini relative allo scoppio: mille miglia di costa inquinate. Riguardarle fa sempre un certo effetto.

 

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