L‘Italia dei Valori, il movimento politico fondato da Antonio Di Pietro, si è sciolto per dare vita a un nuovo soggetto politico, ispirato all’alleanza liberaldemocratica europea, che nascerà dopo Pasqua. E’ quanto si legge in una comunicazione scritta, di cui l’Ansa ha preso visione, inviata ieri da Silvana Mura, responsabile legale del partito, all’esecutivo nazionale e ai livelli regionali e provinciali dell’Idv. Il 26 febbraio scorso, dopo i deludenti risultati elettorali, Di Pietro aveva lasciato la presidenza.

”L’ufficio di presidenza del partito – scrive Mura – considera conclusa l’esperienza politica dell’attuale soggetto politico-giuridico Idv e ritiene superato anche il metodo tradizionale proposto dall’ultimo esecutivo nazionale e adottato da questo ufficio di presidenza di prevedere una nuova fase congressuale straordinaria dell’attuale soggetto Idv. Ciò premesso, dispone la convocazione per il prossimo 6 aprile dell’esecutivo nazionale dell’attuale Idv (aperto e allargato agli ex parlamentari al momento dello scioglimento delle Camere e a un’adeguata rappresentanza delle strutture territoriali) al fine di acquisire il loro parere in ordine all’opportunità di sostituire la fase congressuale avviata”.

La batosta alle urne, unita all’eclissarsi del suo leader, ha messo definitivamente fine a un’esperienza politica che per un lungo periodo si era proposta come alternativa ai partiti di maggior tradizione. Già nello scorso autunno, all’indomani dell’inchiesta di Report sulle spese dell’ex pm con soldi provenienti da rimborsi elettorali, lo stesso Di Pietro aveva definito “mediaticamente morta” l’Italia dei Valori. Al tempo stesso, però, aveva promesso battaglia, negando di voler abbandonare la vita politica. Ma il partito ormai era spaccato: i principali esponenti avevano lasciato, migrando in gran parte verso altre formazioni del centrosinistra. Di Pietro aveva tentato un timido approccio verso Grillo, venendo però sonoramente respinto dal Movimento. E anche l’alleanza con Rivoluzione Civile di Antonio Ingroia non ha portato a nulla. 

“Da Italia dei Valori nasce oggi la promozione di una ‘nuova proposta politica’ che vada oltre la stessa Italia dei Valori. Intendiamo lanciare la ‘Costituente di una nuova proposta politica‘ che si realizzerà attraverso l’effettuazione di ‘Primarie costituenti aperte’ da tenersi entro il 12 maggio prossimo. ‘Sarà il nuovo ‘Organo costituente’ eletto con le Primarie a definire successivamente – si legge in una nota – la forma (partito/movimento) e lo statuto della ‘nuova proposta politica, che tuttavia già fin d’ora viene individuata nel perimetro del ‘Centro sinistra riformista’ e nell’alveo europeo dell’Alde (Alleanza dei Liberali e Democratici per l’Europa). Parliamo non a caso di ‘Primarie costituenti aperte’ poiché potranno votare tutti coloro che accetteranno di iscriversi ad un ‘Registro degli elettori delle primarie’ sottoscrivendo una Carta d’intenti, che conterrà i principi di base della ‘nuova proposta politica’. Gli elettori delle primarie diranno anche la loro sul simbolo, scegliendo fra una serie di proposte”.

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