Caro sindaco,

me lo aspettavo, ma speravo che non succedesse. La Napoli dell’America’s Cup “chiude” per traffico. E’ già andata in tilt prima dei preliminari.

Leggo con avvilimento il post del collega Vincenzo Iurillo: ingorghi di lamiere e servizi pubblici inefficienti. E a farci una figuraccia Napoli e i soliti napoletani iconografici. Per non (s)parlare della Sua amministrazione che si è mangiata una bella occasione di lustro. Sono napoletana veracissima e so bene che sono anni che si parla di ridisegnare la mappa dei collegamenti pubblici e di crearne di nuovi, anche via mare. Non sono una tecnica, ma questa potrebbe essere una linea guida: ci si imbarca a Bagnoli, su traghetti o aliscafi, fermate intermedie lungo il percorso su pontili mobili, fino ad arrivare a Molo Beverello, volendo anche oltre. Allo sbarco, mezzi pubblici funzionanti per trasportare i “trasportati” più o meno a destinazione. Peccato, il percorso via mare sarebbe potuto diventare il simbolo orgoglioso Suo e della città. I fruitori di questo servizio oltre a decongestionare il traffico, godrebbero di un panorama mozzafiato, con una prospettiva inversa del lungomare. Sa, sindaco, i napoletani, come i bambini, vanno educati alle buone maniere per disincentivarli all’uso selvaggio della macchina. Una soluzione di buon senso e  “nautica”, che, tra l’altro, con l’evento velistico avrebbe potuto avere un bellissimo “varo”,  poteva almeno essere tentata, o no?

Parlo al telefono con Marco Balich, veneziano, un creativo puro, Presidente della Filmmaster Events (società di grandi eventi della holding Filmmaster Group), ha firmato la cerimonia d’apertura delle Olimpiadi di Torino, il Bicentenario del Messico, e farà l’apertura e lachiusura della Uefa Euro 2012 nonché delle prossime Olimpiadi in Brasile nel 2016, insomma uno che di grandi eventi se ne intende. Mi dice: “Ho accettato di lavorare per Napoli, per le selezioni della America’s Cup a budget ridottissimo, rispetto ai miei standard. Ma l’ho fatto volentieri perché voglio bene a Napoli e voglio che la città vinca la sua scommessa sul futuro”.

Dal mare alle stelle, altro biglietto da visita internazionale è l’Expo Spazio che si terrà a Napoli dal 1 al 5 ottobre. E Norberto Salza, Executive Director del Comitato Organizzatore, avverte: “Vietato fare brutta figura, visto che l’anno prossimo l’Expo si terrà a Pechino… ci siamo capiti”.

Mi raccomando sindaco, Napule non è più una carta sporca, come canterebbe Pino Daniele.

Lo so, scommettere sul futuro significa giocare a favore di ciò che non esiste e che, proprio per la sua intangibilità, possiamo solo immaginare.

Dott. De Magistris, io sono una sua fan e l’ho votata. La prego, non me ne faccia pentire.

Sua,

Januaria Piromallo

Articolo Precedente

Earth hour: 60 minuti per l’efficienza energetica

next
Articolo Successivo

Nucleare, cento scienziati dicono ancora sì: “Basta con le campagne del pregiudizio”

next