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Asset russi, Meloni alla Camera: “Chiediamo chiarezza sui rischi di ritorsione. Rispettare lo Stato di diritto”

La premier a Montecitorio per le comunicazioni in vista del Consiglio europeo. La mozione M5s: "Evitare la confisca dei beni congelati". Ma il Pd: "Finalizzare proposta in tempi brevi"
Asset russi, Meloni alla Camera: “Chiediamo chiarezza sui rischi di ritorsione. Rispettare lo Stato di diritto”
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Asset russi, Meloni: “Vogliamo chiarezza sui rischi di ritorsione”

“Intendiamo chiedere chiarezza rispetto a possibili rischi connessi alla proposta di utilizzo della liquidità generata dall’immobilizzazione degli asset, particolarmente quelli di ritorsione o legati a nuovi pesanti fardelli rispetto ai bilanci nazionali. Lo voglio ribadire in un momento in cui il governo è impegnato con serietà e determinazione a portare l’Italia fuori dalla procedura per deficit eccessivo”. Lo ha detto la premier Giorgia Meloni in Aula alla Camera nelle comunicazioni in vista del Consiglio europeo. “Oggi come ieri abbiamo dovuto ricercare la soluzione più efficace per preservare l’equilibrio tra la fornitura di un’assistenza completa all’Ucraina da un lato e il rispetto del principio dei principi di legalità, sostenibilità e stabilità finanziaria e monetaria dall’altro”.

  • 13:02

    Meloni: “Vero nemico dell’Ue è incapacità di decidere”

    “Siamo convinti che la complessità di questo momento imponga uno sguardo pragmatico capace di superare i dogmatismi ideologici. Penso che questa sia la strada maestra per rispondere alla nuova strategia di scurezza americana. È inutile e dannoso lanciare strali contro un nemico immaginario, il vero nemico sono la nostra incapacità di decidere e l’ideologia del declino che l’Unione europea ha drammaticamente sposato in questi anni”. Lo ha detto la premier Giorgia Meloni in Aula alla Camera nelle comunicazioni in vista del Consiglio europeo. 

  • 12:58

    Meloni: “Modello Albania bloccato da giudici politicizzati”

    “Un quadro giuridico europeo più solido ci consentirà di mettere al riparo iniziative nazionali di grande importanza come i centri in Albania da pronunce ideologiche di certa magistratura politicizzata che ne hanno bloccato l’attuazione ostacolando l’azione di contrasto da parte del governo all’immigrazione illegale di massa”. Così la presidente del Consiglio Giorgia Meloni nelle comunicazioni alla Camera in vista del Consiglio europeo. “Il modello Albania, a cui molti altri Paesi europei guardano con grande interesse, funzionerà e ci aiuterà a ridurre ulteriormente i flussi irregolari ed esercitare la deterrenza necessaria al contrasto del traffico di esseri umani. Piaccia o no alla sinistra, di ogni ordine e grado”, ha aggiunto. 

  • 12:50

    Risoluzione Avs: “Verificare eventuale utilizzo asset”

    La risoluzione presentata da Alleanza Verdi e sinistra sulle comunicazioni della premier invita il governo: “a lavorare attivamente per la fine della guerra in Ucraina, attraverso un accordo di pace duraturo e globale che affronti le cause profonde del conflitto e che sia fondato sui principi dell’Atto finale di Helsinki e della Carta delle Nazioni unite, compresi la sicurezza collettiva, la moderazione militare e gli impegni di disarmo; a esplorare diverse soluzioni per contribuire alla ricostruzione dell’Ucraina che, nell’ambito di un accordo di pace, devono includere il contributo della Russia al pagamento dei costi, lavorare per la cancellazione del debito estero dell’Ucraina e verificare l’eventuale utilizzo degli asset russi nell’ambito della fase di negoziazione; a lavorare affinché un auspicato accordo di pace tra Ucraina e Russia includa garanzie di sicurezza effettive escludendo ogni dispiegamento di contingenti militari Nato o di Paesi Ue; a prospettare la fine della fornitura nazionale di equipaggiamento militare all’Ucraina e a sollevare in Consiglio europeo la necessità di interrompere anche il ricorso all’European Peace Facilty a questo fine”.

  • 12:35

    Imam Torino, Meloni: “I magistrati dovrebbero tutelare la sicurezza”

    “Alla politica spetterebbe il compito di preservare la Repubblica dai rischi per la propria sicurezza, inclusi quelli derivanti dalle predicazioni violente di autoproclamati imam che, come nel caso di Shahin, fanno apologia del 7 ottobre. Un impegno che dovrebbe valere per tutte le istituzioni, magistratura compresa”. Lo ha detto la premier Giorgia Meloni alla Camera in riferimento alla vicenda dell’imam di Torino Mohamed Shahin, liberato dal Cpr di Caltanissetta da una decisione della Corte d’Appello di Torino. “A nessuno sfugga la sfacciata ipocrisia di cui nelle stesse ore riesce a chiedere la censura delle case editrici e rivendicare la libertà di espressione per chi inneggia al 7 ottobre”, ha aggiunto, in riferimento alle polemiche sulla partecipazione della casa editrice neofascista “Passaggio al bosco” alla fiera dell’editoria Più libri più liberi di Roma

  • 12:26

    Meloni: “La Russia paghi per la ricostruzione dell’Ucraina”

    “L’Italia considera ovviamente sacrosanto il principio secondo cui debba essere prioritariamente la Russia a pagare per la ricostruzione della nazione che ha aggredito, ma questo risultato deve essere raggiunto con una base legale solida”. Lo ha detto la premier Giorgia Meloni nelle sue comunicazioni alla Camera in vista del Consiglio europeo. 

  • 12:24

    Asset russi, Meloni: “Vogliamo chiarezza sui rischi di ritorsione”

    “Intendiamo chiedere chiarezza rispetto a possibili rischi connessi alla proposta di utilizzo della liquidità generata dall’immobilizzazione degli asset, particolarmente quelli di ritorsione o legati a nuovi pesanti fardelli rispetto ai bilanci nazionali. Lo voglio ribadire in un momento in cui il governo è impegnato con serietà e determinazione a portare l’Italia fuori dalla procedura per deficit eccessivo”. Lo ha detto la premier Giorgia Meloni in Aula alla Camera nelle comunicazioni in vista del Consiglio europeo. “Oggi come ieri abbiamo dovuto ricercare la soluzione più efficace per preservare l’equilibrio tra la fornitura di un’assistenza completa all’Ucraina da un lato e il rispetto del principio dei principi di legalità, sostenibilità e stabilità finanziaria e monetaria dall’altro”.

  • 12:21

    Meloni: “Sulla corruzione Kiev ha mostrato anticorpi”

    “Stiamo vigilando attentamente e incoraggiando ogni sforzo per assicurare il rispetto degli impegni che Kiev ha assunto in termini di riforme e di contrasto alla corruzione. Ma, sul tema della corruzione, voglio dire che consideriamo molto incoraggianti gli anticorpi mostrati in queste settimane dalle istituzioni ucraine”. Così la premier Giorgia Meloni nelle comunicazioni alla Camera in vista del Consiglio europeo. 

  • 12:16

    Asset russi, Meloni: “Non abbiamo avallato alcuna decisione”

    “L’Italia ha deciso venerdì scorso di non far mancare il proprio appoggio al regolamento che ha fissato l’immobilizzazione dei beni russi, senza tuttavia – lo voglio sottolineare con chiarezza – ancora avallare alcuna decisione sul loro utilizzo. Lo abbiamo fatto pur non condividendo il metodo utilizzato, perché non vi siano ancora una volta dubbi sulla linea coerente di sostegno che il Governo ha sempre mantenuto nei confronti dell’Ucraina”. Così la premier Giorgia Meloni nelle comunicazioni alla Camera in vista del Consiglio europeo. “Nell’approvare il regolamento abbiamo infatti voluto ribadire un principio che consideriamo fondamentale: decisioni di questa portata giuridica, finanziaria e istituzionale come anche quella dell’eventuale utilizzo degli asset congelati non possono che essere prese a livello dei leader. Sarà questo il compito che spetta al Consiglio europeo di domani chiamato ad assicurare la continuità del sostegno finanziario per il prossimo biennio. Individuando la soluzione complessivamente più sostenibile per gli Stati membri nel breve e nel lungo periodo”.

  • 12:14

    Asset russi, Meloni: “Rispettare regole dello Stato di diritto”

    “Riteniamo che qualunque strumento di sostegno a Kiev o di pressione su Mosca debba sempre rispettare i nostri valori, i principi, le regole su cui poggia lo Stato di diritto”. Così la premier Giorgia Meloni nelle comunicazioni alla Camera in vista del Consiglio europeo, in riferimento alla questione dell’eventuale confisca degli asset russi congelati nelle banche europee.