Meloni: “Per l’uso degli asset serve una base legale solida”
“L’Italia considera ovviamente sacrosanto il principio secondo cui debba essere prioritariamente la Russia a pagare per la ricostruzione della nazione che ha aggredito, ma questo risultato deve essere raggiunto con una base legale solida”. Lo ha detto la premier Giorgia Meloni nelle sue comunicazioni alla Camera in vista del Consiglio europeo, in riferimento al dibattito sull’utilizzo di asset russi congelati in Europa per il sostegno a Kiev.
Asset russi, Meloni: “Vogliamo chiarezza sui rischi di ritorsione”
“Intendiamo chiedere chiarezza rispetto a possibili rischi connessi alla proposta di utilizzo della liquidità generata dall’immobilizzazione degli asset, particolarmente quelli reputazionali, di ritorsione o legati a nuovi pesanti fardelli rispetto ai bilanci nazionali. Lo voglio ribadire in un momento in cui il governo è impegnato con serietà e determinazione a portare l’Italia fuori dalla procedura per deficit eccessivo, ereditata grazie alle allegre politiche di bilancio dei governi che ci hanno preceduto”. Lo ha detto la premier Giorgia Meloni in Aula alla Camera nelle comunicazioni in vista del Consiglio europeo. “Oggi come ieri abbiamo il dovere di ricercare la soluzione più efficace per preservare l’equilibrio tra la fornitura di un’assistenza completa all’Ucraina da un lato e il rispetto dei principi di legalità, sostenibilità e stabilità finanziaria e monetaria dall’altro. Siamo aperti tutte le soluzioni e intendiamo privilegiare quella che meglio potrà garantire questo equilibrio, ma si tratta di decisioni complesse che non possono essere forzate”, ha concluso.
Meloni: “Sulla corruzione Kiev ha mostrato anticorpi”
“Stiamo vigilando attentamente e incoraggiando ogni sforzo per assicurare il rispetto degli impegni che Kiev ha assunto in termini di riforme e di contrasto alla corruzione. Ma, sul tema della corruzione, voglio dire che consideriamo molto incoraggianti gli anticorpi mostrati in queste settimane dalle istituzioni ucraine”. Così la premier Giorgia Meloni nelle comunicazioni alla Camera in vista del Consiglio europeo.
Asset russi, Meloni: “Non abbiamo avallato alcuna decisione”
“L’Italia ha deciso venerdì scorso di non far mancare il proprio appoggio al regolamento che ha fissato l’immobilizzazione dei beni russi, senza tuttavia – lo voglio sottolineare con chiarezza – ancora avallare alcuna decisione sul loro utilizzo. Lo abbiamo fatto pur non condividendo il metodo utilizzato, perché non vi siano ancora una volta dubbi sulla linea coerente di sostegno che il governo ha sempre mantenuto nei confronti dell’Ucraina”. Così la premier Giorgia Meloni nelle comunicazioni alla Camera in vista del Consiglio europeo. “Nell’approvare il regolamento abbiamo infatti voluto ribadire un principio che consideriamo fondamentale: decisioni di questa portata giuridica, finanziaria e istituzionale, come anche quella dell’eventuale utilizzo degli asset congelati, non possono che essere prese a livello dei leader. Sarà questo il compito che spetta al Consiglio europeo di domani, chiamato ad assicurare la continuità del sostegno finanziario per il prossimo biennio, individuando la soluzione complessivamente più sostenibile per gli Stati membri nel breve e nel lungo periodo”.
Asset russi, Meloni: “Rispettare regole dello Stato di diritto”
“Riteniamo che qualunque strumento di sostegno a Kiev o di pressione su Mosca debba sempre rispettare i nostri valori, i principi, le regole su cui poggia lo Stato di diritto”. Così la premier Giorgia Meloni nelle comunicazioni alla Camera in vista del Consiglio europeo, in riferimento alla questione dell’eventuale confisca degli asset russi congelati nelle banche europee.
Meloni: “Trovare soluzione su asset russi non sarà semplice”
Il Consiglio europeo “è chiamato ad assicurare la continuità del sostegno finanziario” all’Ucraina con la “soluzione più sostenibile per i Paesi membri nel breve e lungo periodo”. Lo ha detto la premier Giorgia Meloni nelle comunicazioni alla Camera in vista del vertice dei capi di Stato e di governo, parlando dell’eventuale uso degli asset russi congelati. “Trovare una soluzione sostenibile sarà tutt’altro che semplice”, ha ammesso.
Meloni: “Territori lo scoglio più difficile, da Mosca pretese irragionevoli”
“Mosca sta veicolando ai suoi interlocutori pretese irragionevoli, la principale delle quali riguarda la porzione di Donbass non conquistata dai russi. A differenza di quanto narrato dalla propaganda, il principale ostacolo a un accordo di pace è l’incapacità della Russia di conquistare le quattro regioni ucraine che ha unilateralmente dichiarato come annesse già alla fine del 2022, addirittura inserendole nella Costituzione russa come parte integrante del proprio territorio. Questo azzardo ha portato al paradosso che territori formalmente inseriti nella Costituzione della Federazione russa siano oggi sotto controllo ucraino”. Lo ha detto la premier Giorgia Meloni nelle comunicazioni alla Camera in vista del Consiglio europeo. “Da qui la richiesta russa che l’Ucraina si ritiri quantomeno dall’intero Donbass. È chiaramente questo oggi lo scoglio più difficile da superare nella trattativa e penso che tutti dovremmo riconoscere la buona fede del Presidente ucraino che è arrivato a proporre un referendum per dirimere questa controversia, proposta però respinta dalla Russia. Ogni decisione dovrà essere presa tra le parti e nessuno può imporre da fuori la sua volontà”, aggiunge.
Meloni: “La Russia non vuole negoziare, lo dimostrano i raid”
La trattativa per la pace in Ucraina “non può prescindere dalla volontà della Russia di contribuire al percorso negoziale in maniera equa, credibile e costruttiva. Purtroppo a oggi tutto sembra raccontare che questa volontà non sia ancora maturata. Lo dimostrano i continui bombardamenti su città e infrastrutture ucraini, nonché sulla popolazione inerme”. Lo ha detto la premier Giorgia Meloni nelle comunicazioni alla Camera in vista del Consiglio europeo.
Meloni: “L’Italia non invierà soldati in Ucraina”
“L’Italia non intende inviare soldati in Ucraina”. Lo ha ribadito la premier Giorgia Meloni nelle comunicazioni alla Camera in vista del Consiglio europeo, parlando dell'”ipotesi di dispiegamento di una forza multinazionale ucraina, guidata dalla cosiddetta Coalizione dei volenterosi con la partecipazione volontaria dei Paesi”.
Meloni: “Sull’Ucraina Europa e Usa non sono competitor”
Tra i “fattori fondamentali” emersi dal summit di Berlino c’è lo “stretto legame tra Europa e Stati Uniti, che non sono competitor in questa vicenda” ma “condividono lo stesso obiettivo angolo di visuale, non sovrapponibile completamente per il diverso posizionamento geografico”. Lo ha detto la premier Giorgia Meloni nelle comunicazioni alla Camera in vista del Consiglio europeo.