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Asset russi, Meloni alla Camera: “Serve chiarezza sui rischi di ritorsione”. Il Pd: “Usarli è decisivo, no ad ambiguità”

La premier a Montecitorio per le comunicazioni in vista del Consiglio europeo. La mozione M5s: "Evitare la confisca dei beni congelati". Ma i dem: "Finalizzare proposta in tempi brevi"
Asset russi, Meloni alla Camera: “Serve chiarezza sui rischi di ritorsione”. Il Pd: “Usarli è decisivo, no ad ambiguità”
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Asset russi, Meloni: “Vogliamo chiarezza sui rischi di ritorsione”

“Intendiamo chiedere chiarezza rispetto a possibili rischi connessi alla proposta di utilizzo della liquidità generata dall’immobilizzazione degli asset, particolarmente quelli reputazionali, di ritorsione o legati a nuovi pesanti fardelli rispetto ai bilanci nazionali. Lo voglio ribadire in un momento in cui il governo è impegnato con serietà e determinazione a portare l’Italia fuori dalla procedura per deficit eccessivo, ereditata grazie alle allegre politiche di bilancio dei governi che ci hanno preceduto”. Lo ha detto la premier Giorgia Meloni in Aula alla Camera nelle comunicazioni in vista del Consiglio europeo. “Oggi come ieri abbiamo il dovere di ricercare la soluzione più efficace per preservare l’equilibrio tra la fornitura di un’assistenza completa all’Ucraina da un lato e il rispetto dei principi di legalità, sostenibilità e stabilità finanziaria e monetaria dall’altro. Siamo aperti tutte le soluzioni e intendiamo privilegiare quella che meglio potrà garantire questo equilibrio, ma si tratta di decisioni complesse che non possono essere forzate”, ha concluso.

  • 11:55

    Meloni: “La Russia si è impantanata, mantenere la pressione”

    È importante “il mantenimento della pressione sulla Russia” che, a differenza di quanto dice la propaganda, “si è impantanata in una durissima guerra di posizione a costo di enormi sacrifici. Questa difficoltà è l’unica cosa che può costringere Mosca ad un accordo”. Lo ha detto la premier Giorgia Meloni nelle comunicazioni alla Camera in vista del Consiglio europeo.

  • 11:51

    Meloni: “Non abbandoniamo Kiev nella fase più delicata”

    “Manteniamo chiaro che non intendiamo abbandonare l’Ucraina nella fase più delicata degli ultimi anni”. Lo ha detto la premier Giorgia Meloni nelle comunicazioni alla Camera in vista del Consiglio europeo, parlando dell’esito del vertice di Berlino con gli altri leader europei e i negoziatori americani.

  • 11:49

    Il Pd si asterrà sulla risoluzione M5s

    Il Pd voterà la propria risoluzione sulle comunicazioni in Parlamento della premier Meloni in vista del Consiglio Ue, astenendosi, su quelle delle altre opposizioni, a meno che l’eventuale votazione per parti separate non porti ad accordi politici differenti con gli altri gruppi. È l’orientamento emerso nel corso dell’assemblea dei gruppi parlamentari dem di Camera e Senato a Montecitorio in vista della seduta di oggi.

  • 11:46

    M5s: “Stop agli aiuti militari a Kiev”

    “Non procedere con la fornitura del dodicesimo pacchetto di aiuti militari alle autorità governative ucraine”. È uno degli impegni contenuti nella risoluzione del M5s alla Camera per le comunicazioni della premier Meloni in vista del Consiglio Ue. Il Movimento, chiede, tra l’altro, di “rendere noto, presso le competenti sedi istituzionali, l’elenco dettagliato dei mezzi, dei materiali e degli equipaggiamenti militari oggetto di invio all’Ucraina” e di “relazionare altresì, nelle opportune sedi parlamentari, i dettagli in merito alle spese fin qui sostenute per le cessioni di forniture militari”. Inoltre, si chiede di trovare “una soluzione efficace alla questione del transito e approvvigionamento del gas che non escluda a priori e pro futuro una possibile collaborazione con la Russia”.

  • 11:28

    Pd: “Finalizzare proposta su utilizzo asset russi”

    “È necessario che l’Italia cooperi con gli altri partner europei per finalizzare in tempi brevi una proposta operativa legalmente fondata e finanziariamente sostenibile per l’utilizzo dei beni russi congelati in Europa; il raggiungimento di una pace giusta e duratura deve portare al perseguimento dei crimini di guerra, al ripristino del diritto internazionale, al pieno scambio dei prigionieri di guerra e al ritorno in sicurezza di tutti i civili ucraini rapiti e trasferiti illegalmente, in particolare i bambini”. Lo si legge nella risoluzione presentata dal Pd in vista delle comunicazioni di Meloni alla Camera. 

  • 11:25

    M5s: “No alla confisca degli asset russi in Ue”

    “Alla luce della manifesta insostenibilità della misura in relazione al rispetto del diritto internazionale e del diritto dell’Unione europea”, si impegna il governo “a non supportare – in sede di Consiglio europeo e nei consessi internazionali competenti – l’ipotesi della confisca definitiva e dell’utilizzo degli asset sovrani della Federazione russa nonché dei beni di soggetti terzi congelati detenuti in Europa, scongiurando in questo modo il rischio che l’attuale quadro di incertezza giuridica possa degenerare nel ricorso ad ingenti fondi pubblici europei per far fronte ad eventuali risarcimenti a carico dell’Unione, così come in possibili misure ritorsive economiche-finanziarie nei confronti di aziende nazionali e di privati cittadini”. Lo si legge nella mozione del Movimneto 5 stelle presentata alla Camera in vista delle comunicazioni di Giorgia Meloni. 

  • 11:23

    Meloni alla Camera, risoluzione Pd: “Rivedere piano von der Leyen sulle armi”

    “Collocare l’Italia da protagonista nella costruzione di una vera difesa comune europea e non di un riarmo degli eserciti nazionali privo di coordinamento, esprimendo la chiara volontà politica di andare avanti nel percorso di realizzazione di un’unione della difesa, anche partendo da forme di cooperazione rafforzata o integrazione differenziata tra Stati membri; promuovere un percorso di reale costruzione di una difesa europea, attraverso una governance democratica chiara del settore e investimenti comuni necessari a realizzare l’autonomia strategica e colmare i deficit alla sicurezza europea, al coordinamento e all’integrazione della capacità industriali e dei comandi militari, all’interoperabilità dei sistemi di difesa verso un esercito comune europeo: a promuovere, pertanto, una radicale revisione del piano Readiness 2030 proposto dalla Presidente Von der Leyen, al fine di assicurare investimenti comuni effettivi non a detrimento delle priorità sociali di sviluppo e coesione, e di condizionare tutte le spese e gli strumenti europei alla pianificazione, lo sviluppo, l’acquisizione e la gestione di capacità comuni per realizzare un’unione della difesa”. Sono alcuni degli impegni a cui il Pd richiama il governo nella risoluzione presentata alla Camera in vista delle comunicazioni di Giorgia Meloni sul Consiglio europeo.