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Israele bombarda Hamas a Doha. Media: “Discutevano l’accordo”. Trump: “Ero contrario”. Qatar: “È terrorismo di Stato, tutta la Regione risponda”

L'operazione "Giorno del giudizio" ha preso di mira una riunione dei vertici del gruppo. Media: "La delegazione di Hamas è sopravvissuta". Netanyahu: "Il sangue ebraico non è stato sprecato. Finiti i giorni dell'immunità per i terroristi". Knesset: "È un messaggio per tutto il Medio Oriente". Ue: “Violazione del diritto internazionale”. Meloni: “Vicini al Qatar, siamo contro l’escalation”
Israele bombarda Hamas a Doha. Media: “Discutevano l’accordo”. Trump: “Ero contrario”. Qatar: “È terrorismo di Stato, tutta la Regione risponda”
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Qatar: “Da Israele terrorismo di Stato, ha invalidato i colloqui di pace. Abbiamo il diritto di rispondere”

Il Qatar ha accusato Israele di ”terrorismo di Stato” e annunciato che si riserva il diritto di rispondere. Lo ha dichiarato il primo ministro del Qatar Mohammed bin Abdulrahman Al Thani commentando il raid aereo israeliano su Doha nel corso di una conferenza stampa. È “un punto di svolta”, prosegue, invitando i Paesi della regione a rispondere congiuntamente a Israele per la sua “condotta barbara”.

Per il primo ministro, i colloqui in corso per un cessate il fuoco a Gaza potrebbero essere stati invalidati dall’attacco. Il premier ha anche accusato il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu di vanificare ogni tentativo di raggiungere la pace nella regione. Netanyahu “sostiene di voler raggiungere la stabilità nella regione, quando in realtà sta solo creando instabilità regione con illusioni narcisistiche per i suoi guadagni personali”, ha aggiunto lo sceicco.

E per quanto riguarda le dichiarazioni della Casa Bianca, per cui gli Stati Uniti avrebbero avvertito il Qatar prima dell’attacco aereo israeliano, il premier smentisce: “Ci hanno chiamato dieci minuti dopo” che il raid contro Doha era stato lanciato. “Si è trattato di un attacco infido, al 100%, non lo si sapeva finché non è successo”, ha detto ai giornalisti.

Momenti chiave

    • 15:52

      Media: “Trump ha dato il via libera”

      Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha dato il via libera all’attacco israeliano in Qatar. Lo riporta l’emittente Channel 12, citando un alto funzionario israeliano. Un secondo nome è stato attribuito dai militari in Israele all’operazione contro la leadership di Hamas riunita a Doha: ‘Fire summit’. Secondo Ynet, erano presenti all’incontro Khalil al-Hayya, Khaled Mashaal, Muhammad Darwish, Razi Hamad e Izzat al-Rishq. L’operazione è stata coordinata in anticipo con gli americani ed è stata approvata dal gabinetto ristretto israeliano, ma tenuta nascosta al resto dei ministri. Il capo di stato maggiore Eyal Zamir e il comandante dell’aeronautica militare Tomer Bar hanno diretto l’operazione personalmente a causa della vicinanza dell’obiettivo ai sistemi di difesa aerea dell’Iran.  

    • 15:47

      L’operazione a Doha si chiama “Giorno del giudizio”

      “Giorno del giudizio”: è il nome dell’operazione che gli israeliani hanno condotto a Doha contro la leadership di Hamas. Lo riferisce la tv Channel 12, secondo cui il nome in ebraico è “Atzeret HaDin”, che si può tradurre più o meno “Giorno del giudizio” e che evoca il nome della festività ebraica di Shemini Atzeret, durante la quale, il 7 ottobre di due anni fa, Hamas assaltò il sud di Israele, uccidendo 1.200 persone.

    • 15:39

      La condanna del Qatar: “Violazione del diritto internazionale”

      Il Qatar condanna l’attacco israeliano “codardo” contro Hamas a Doha. Majed Al Ansari, portavoce del Ministro degli Esteri del Qatar, ha dichiarato in una nota che il Paese “condanna con la massima fermezza” l’attacco, che ha affermato essere stato condotto contro edifici residenziali che ospitavano diversi membri dell’ufficio politico di Hamas. “Questo attacco criminale costituisce una flagrante violazione di tutte le leggi e norme internazionali e una grave minaccia alla sicurezza e all’incolumità dei qatarioti e dei residenti del Qatar“, si legge nella nota. “Pur condannando fermamente questo attacco, lo Stato del Qatar afferma che non tollererà questo comportamento sconsiderato di Israele e la sua continua manomissione della sicurezza regionale, nonché qualsiasi azione che prenda di mira la sua sicurezza e sovranità. Sono in corso indagini ai massimi livelli e ulteriori dettagli saranno annunciati non appena disponibili“.

       
       
       
       
       

    • 15:32

      “Colpiti mentre era in corso una discussione sulla proposta di tregua Usa”

      Una fonte di Hamas ha dichiarato ad Al Jazeera che i leader del gruppo sono stati presi di mira a Doha mentre discutevano della proposta del presidente degli Stati Uniti Donald Trump per un cessate il fuoco a Gaza.  

    • 15:27

      Israele conferma il raid su Doha

      Israele conferma di aver condotto un raid contro “gli alti leader” di Hamas a Doha. In una nota le Idf affermano: “Per anni, hanno guidato le operazioni dell’organizzazione terroristica, sono direttamente responsabili del massacro brutale del 7 ottobre e hanno orchestrato e condotto la guerra contro lo Stato di Israele“. 

    • 15:17

      Esplosioni a Doha, attacco ai funzionari di Hamas

      Le Forze di Difesa Israeliane e lo Shin Bet, tramite l’Aeronautica, hanno colpito poco fa in modo mirato l’alto vertice della leadership dell’organizzazione terroristica Hamas a Doha. I membri della leadership colpiti – Khaled Meshal e Khalil al-Hayya – hanno guidato per anni le attività dell’organizzazione terroristica e sono direttamente responsabili del massacro del 7 ottobre e della gestione della guerra contro lo Stato di Israele. In un primo momento è stato un alto funzionario israeliano a confermare a Channel 12 l’operazione, avvenuta presso il quartier generale dell’organizzazione terroristica di Hamas. 

    • 13:54

      “Almeno 35 palestinesi uccisi a Gaza dall’alba”

      Al Jazeera afferma che almeno 35 palestinesi sono stati uccisi da Israele a Gaza dall’alba e 20 risultano dispersi. Tra le vittime ci sono sette persone mentre cercavano cibo e aiuti.

    • 13:52

      Spagna vieta ingresso a Smotrich e Ben Gvir

      La Spagna ha vietato l’ingresso nel Paese a due ministri israeliani di estrema destra, Bezalel Smotrich e Itamar Ben Gvir, in risposta a un analogo provvedimento adottato ieri da Israele nei confronti della vice premier e ministra del Lavoro, Yolanda Diaz, e della ministra per i Giovani, Sira Rego, entrambe del partito di sinistra Sumar.
      Smotrich e Ben Gvir saranno sanzionati e “non potranno entrare in territorio spagnolo”, ha dichiarato il ministro degli Esteri, Jose Manuel Albares, commentando in conferenza stampa la crisi diplomatica con Israele scaturita dall’annuncio di misure da parte di Madrid per fermare “il genocidio a Gaza” e alle quali Tel Aviv ha replicato con accuse di antisemitismo.

    • 13:32

      Iniziato l’esodo da Gaza City verso il sud

      La popolazione di Gaza city ha iniziato a spostarsi verso il sud della Striscia, inizialmente in piccoli gruppi, dopo l’avviso di evacuazione generale lanciato questa mattina dall’esercito israeliano, come si vede nelle immagini che arrivano dall’enclave sui social. L’Idf prevede che l’entità dell’evacuazione avrà un’accelerazione significativa a partire da oggi. Alcuni attivisti anti-Hamas di Gaza sottolineano sui social che alle famiglie vengono chiesti fino a mille dollari da cittadini gazawi che possiedono automobili o furgoni per il trasferimento. Ma buona parte dei residenti non può permettersi di pagare questa cifra.

    • 12:35

      Sa’ar: “Guerra può finire domani”

      “La guerra a Gaza può finire domani“. Lo ha affermato il ministro degli Esteri israeliano Gideon Sa’ar durante una conferenza stampa in Croazia, annunciando che Israele ha accettato la proposta del presidente degli Stati Uniti Donald Trump per porre fine al conflitto. Il disarmo di Hamas “garantisce un futuro migliore agli abitanti di Gaza e ai palestinesi che vivono lì”, ha aggiunto, definendo Hamas “un problema per i palestinesi e per la regione”. Lo riporta il Times of Israel. “Israeliani e palestinesi hanno sofferto abbastanza”, ha continuato Sa’ar, “finché esisteranno questi stati terroristici, finché Hamas rimarrà al potere, le sofferenze da entrambe le parti non finiranno”.

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