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Trump annuncia “la tregua concordata da Iran e Israele”. E aggiunge: “Se durerà 24 ore, guerra finita”

In serata l'Iran aveva attaccato basi Usa in Qatar: "Avvisati prima". Allarme in molti Paesi del Medio Oriente, dall'Iraq al Bahrein alla Siria. Nella capitale iraniana l'Idf bombarda tv di Stato, basi dei Pasdaran e il carcere di Evin. La Nato e la Germania giustificano i blitz Usa: "Nessuna violazione". Khamenei: "Non aggrediamo nessuno, non accettiamo aggressioni"
Trump annuncia “la tregua concordata da Iran e Israele”. E aggiunge: “Se durerà 24 ore, guerra finita”
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In Evidenza

Trump: “Se il cessate il fuoco durerà 24 ore, guerra finita”

“Ufficialmente, l’Iran inizierà il cessate il fuoco” tra sei ore e “alla dodicesima ora, lo inizierà Israele”. Lo scrive Donald Trump su Truth precisando che se la tregua durerà per 24 ore “sarà salutata la fine della guerra dei dodici giorni”.

Momenti chiave

    • 09:06

      Idf: “Colpiti almeno sei aeroporti in Iran”

      Le Idf, le Forze di difesa israeliane, hanno riferito di aver colpito almeno sei aeroporti in Iran, nella zona occidentale, centrale e orientale del Paese. Lo riferiscono i media israeliani.

    • 08:52

      Iran: “Serie conseguenze per gli Usa”

      L’Iran ha minacciato gli Stati Uniti di “serie conseguenze” dopo gli attacchi ai siti nucleari del Paese: lo ha affermato un alto funzionario del governo. “Questo atto ostile amplierà la portata degli obiettivi legittimi per le forze armate della Repubblica Islamica dell’Iran e aprirà la strada all’allargamento della guerra nella regione”, ha detto il portavoce della base militare di Khatamulanbia, Ebrahim Zolfaghari, come riporta l’agenzia di stampa Irna. “I combattenti dell’Islam vi infliggeranno serie e imprevedibili conseguenze, con operazioni (militari) potenti e mirate”, ha aggiunto Zolfaghari in un video trasmesso dalla Tv di Stato.

    • 07:52

      Ministro degli Esteri iraniano da Putin: “Coordiniamoci sull’escalation”

      Il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi è arrivato a Mosca per incontrare il presidente russo Vladimir Putin. “L’Iran e la Russia coordineranno la loro posizione rispetto all’attuale escalation in Medioriente”, ha detto Araghchi citato dall’agenzia di stampa Tass. Come riporta l’agenzia di stampa iraniana semi-ufficiale Tasnim, Araghchi ha affermato che discuterà con Putin delle sfide e delle minacce comuni, soprattutto dopo i recenti sviluppi. Il ministro iraniano ha sottolineato che l’attuale situazione della regione richiede consultazioni “più approfondite, precise e serie” tra Iran e Russia. Con Putin, ha aggiunto Araghchi, “avremo colloqui seri e importanti che, ne sono certo, saranno nell’interesse di entrambi i Paesi”.

    • 07:51

      Khamenei: “La punizione contro Israele continuerà”

      La Guida Suprema iraniana, l’Ayatollah Ali Khamenei, ha promesso che la “punizione continuerà” contro Israele. Lo riporta Al Jazeera. Nella sua prima dichiarazione sui social media dopo gli attacchi statunitensi ai siti nucleari del Paese, Khamenei ha affermato su X: “”Il nemico sionista ha commesso un grave errore, un grave crimine; deve essere punito e lo stiamo facendo, lo stiamo facendo ora”. Il post è accompagnato dall’immagine di un teschio in fiamme con la Stella di David sullo sfondo di edifici in fiamme.

    • 07:50

      Bombe d’Israele nell’ovest dell’Iran

      L’Aeronautica militare israeliana (Iaf) sta bombardando infrastrutture militari a Kermanshah, nell’Iran occidentale: lo rende noto l’Esercito (Idf) su Telegram.

    • 07:49

      Rubio: “La Cina faccia pressione sull’Iran contro la chiusura di Hormuz”

      Il segretario di Stato americano Marco Rubio ha invitato la Cina a sollecitare l’Iran a non chiudere lo Stretto di Hormuz in risposta agli attacchi di Washington contro i siti nucleari di Teheran. “Incoraggio il governo cinese a contattarli in merito, perché dipendono fortemente dallo Stretto di Hormuz per il loro petrolio”, ha detto Rubio, che è anche consigliere per la Sicurezza nazionale, parlando a Fox News dopo che il Parlamento iraniano ha approvato il blocco strategico dello Stretto attraverso cui transita oltre il 20% di petrolio e gas mondiale demandando la decisione finale al Consiglio supremo di sicurezza nazionale.

    • 07:48

      Trump: “Annientati i siti nucleari in Iran”

      “Tutti i siti nucleari in Iran hanno subito danni monumentali, come mostrato dalle immagini satellitari. Annientamento è un termine esatto! La struttura bianca mostrata è incastonata profondamente nella roccia, con il tetto ben al di sotto del livello del terreno, e completamente protetto dal fuoco. I danni maggiori si sono verificati ben al di sotto del livello del suolo. Centro!!!”. Così il presidente Usa, Donald Trump, su Truth.

    • 07:47

      Missili dall’Iran nel centro d’Israele

      Le sirene d’allarme stanno suonando a Tel Aviv, Gerusalemme e in tutto il centro di Israele per il lancio di missili dall’Iran.

    • 07:47

      Nyt: “Possibili attacchi a basi Usa in Iraq e Siria”

      Funzionari militari e dell’intelligence americani hanno rilevato segnali secondo cui milizie sostenute dall’Iran si stanno preparando ad attaccare le basi statunitensi in Iraq, e forse in Siria, in rappresaglia per gli attacchi statunitensi in Iran. Lo scrive il New York Times citando un funzionario Usa, precisando che finora tali milizie si sono trattenute e che funzionari iracheni stanno lavorando duramente per dissuaderle dall’agire.

    • 07:46

      Iran all’Onu: “Gli Usa hanno lanciato una guerra con pretesti assurdi”

      Gli Stati Uniti hanno lanciato una “guerra” contro l’Iran “con pretesti assurdi e inventati”: è l’accusa rivolta a Washingon dall’ambasciatore iraniano alle Nazioni Unite durante il Consiglio di Sicurezza. “Gli Stati Uniti, membro permanente di questo Consiglio,hanno fatto nuovamente ricorso alla forza illegale, hanno lanciato una guerra contro il mio Paese, con pretesti assurdi e inventati: per impedire all’Iran di acquisire armi nucleari”, ha dichiarato Amir Saeid Iravani durante una riunione di emergenza del Consiglio, richiesta dal suo Paese dopo gli attacchi statunitensi contro gli impianti nucleari iraniani.

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