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Iran, attacco a Israele: almeno 300 tra droni e missili. L’Idf: “Intercettato il 99%”. Teheran: “Ora caso chiuso, ma Usa restino fuori”. Tel Aviv prepara risposta militare

Iran, attacco a Israele: almeno 300 tra droni e missili. L’Idf: “Intercettato il 99%”. Teheran: “Ora caso chiuso, ma Usa restino fuori”. Tel Aviv prepara risposta militare
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IL PUNTO – L’Iran attacca Israele con 500 droni. Almeno 100 intercettati con l’aiuto di Usa e Uk. Il gabinetto di guerra approva “risposta militare”

L’annunciato attacco dell’Iran, come “punizione” per il raid in Siria che aveva colpito l’ambasciata di Teheran il 2 aprile, è stato lanciato con 500 droni sabato 13 aprile. Il premier Benyamin Netanyahu aveva avvertito: “Cittadini israeliani, negli ultimi anni, e ancor più nelle ultime settimane, Israele si sta preparando alla possibilità di un attacco diretto da parte dell’Iran. I nostri sistemi di difesa sono schierati, siamo preparati per qualsiasi scenario, sia in difesa che in attacco. “Apprezziamo il fatto che gli Usa siano al fianco di Israele, così come il sostegno della Gran Bretagna, della Francia e di molti altri paesi. Chiunque ci fa del male, noi lo colpiamo. Ci difenderemo da ogni minaccia e lo faremo con freddezza e determinazione”. E infatti jet Usa, britannici e probabilmente francesi hanno aiutato l’esercito israeliano a intercettare 100 droni. Nessuna traccia invece del lancio di missili pur annunciato. Esplosioni sono state avvertite in diverse zone e la Cnn ha mostrato in diretta i resti di quelli che sembravano droni. 

La regione e il mondo trattengono il respiro per una mossa che può aprire scenari imprevedibili, mentre gli Stati Uniti – dopo le polemiche tra Biden e Netanyahu su Gaza – si sono saldamente schierati al fianco dell’alleato israeliano. Il presidente Usa, Joe Biden, si è riunito in serata nella Situation Room della Casa Bianca con i funzionari del Consiglio per la sicurezza nazionale dopo essere precipitosamente rientrato dal Delaware, dove stava trascorrendo il weekend. 

All’incontro hanno partecipato anche il segretario alla Difesa Lloyd Austin, il segretario di Stato Antony Blinken e il presidente dei capi di stato maggiore congiunti, generale Charles Q. Brown. Washington ha ribadito “l’incrollabile sostegno” ad Israele e ha spostato navi militari nei pressi delle sue coste per essere pronta a qualsiasi evenienza. Mentre Benyamin Netanyahu ha riunito il gabinetto di sicurezza al ministero della Difesa a Tel Aviv. “Risponderemo a chi ci fa del male“, ha avvertito il primo ministro. Intanto Francia e Gran Bretagna hanno condannato lo “sconsiderato attacco” dell’Iran. “L’Ue condanna fermamente l’inaccettabile attacco iraniano contro Israele. Si tratta di un’escalation senza precedenti e di una grave minaccia alla sicurezza regionale” ha scrtto  su X l’alto rappresentante Ue per la politica estera Josep Borrell. 

In Israele l’esercito era in stato di massima allerta già da giorni e gli edifici pubblici chiusi. In un video diffuso durante il riposo sabbatico, il portavoce dell’Idf aveva ammonito che Teheran “subirà le conseguenze della scelta di aggravare ulteriormente la situazione”. “L’esercito – ha ammonito Daniel Hagari – è pronto a tutti gli scenari e intraprenderà i passi necessari, insieme ai suoi alleati, per proteggere il popolo di Israele”. 

Nella notte Teheran ha dichiarato che l’attacco contro Israele è concluso. Un annuncio della missione iraniana presso l’Onu in un post su X. “Condotta sulla base dell’articolo 51 della Carta delle Nazioni Unite relativo alla legittima difesa, l’azione militare dell’Iran è stata una risposta all’aggressione del regime sionista contro le nostre sedi diplomatiche a Damasco. La questione può dirsi conclusa. Tuttavia, se il regime israeliano dovesse commettere un altro errore, la risposta dell’Iran sarebbe notevolmente più severa. È un conflitto tra l’Iran e il regime canaglia israeliano, dal quale gli Stati Uniti devono stare lontani”, si legge nel post. Intanto il gabinetto di guerra israeliano ha approvato una risposta militare all’attacco iraniano. Una notizia dei media israeliani senza aggiungere ulteriori dettagli. 

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