Elezioni, la diretta – Meloni contro Lamorgese: “Troppe contestazioni, non sa fare il suo lavoro”. Berlusconi si smarca dagli alleati su Orban

Salvini torna a Pontida per provare a rilanciare la sua campagna elettorale: propone Bongiorno ministra della Giustizia e l’abolizione del canone Rai. Il Pd dei sindaci si riunisce a Monza, Letta attacca: “Lega strizza l’occhio a chi evade le tasse”. E dice: "Pontida è provincia d'Ungheria"

Aggiornato: 10:06

  • 20:49

    Meloni: “Troppe contestazioni, Lamorgese non sa fare il suo lavoro”

    Dal palco di Caserta Giorgia Meloni punta il dito contro la ministra dell’Interno: “E’ il sesto comizio che faccio e ci sono ancora contestatori che provocano – dice indicando un gruppo di persone con manifesti su dl Zan e cannabis – Chiamerò di nuovo il ministro dell’Interno Lamorgese, che evidentemente non sa fare il suo lavoro. Perché le altre volte si poteva parlare di incompetenza, ma ora penso sia una cosa fatta apposta. Si sta cercando l’incidente”. Poco dopo su Facebook pubblica un video proprio per denunciare la gestione della ministra e il rischio incidenti.

  • 17:45

    Berlusconi: “Orban eletto democraticamente, ma non è punto di riferimento”

    “Io non do avvertimenti, è un atteggiamento che non mi appartiene, e non drammatizzerei questo episodio. In effetti è innegabile che Orban sia un leader democraticamente eletto e come tale vada rispettato. Però è chiarissimo che il nostro punto di riferimento in Europa è il Partito popolare europeo, non può certo essere Orban. Le sue politiche sono lontane dalle nostre, e così la sua visione dell’Europa. E le alleanze in Europa vanno fatte con i grandi Paesi amici, se vogliamo tutelare il nostro interesse nazionale”. Così Silvio Berlusconi, in un’intervista a ‘Zona bianca‘ in onda questa sera su Retequattro, dopo il no della Lega e di Fratelli d’Italia alla risoluzione del Parlamento europeo sull’Ungheria.

  • 17:44

    Zaia: “Su autonomia prossimo governo non avrà scelta”

    “Io dico che questo governo non ha scelte: chiunque va a governare, non avrà scelta”. Così il governatore del Veneto, Luca Zaia riferendosi alla riforma dell’autonomia che ha più volte sollecitato a Pontida, anche con una bandiera del leone di San Marco e la scritta ‘Autonomia subito’ che è stata mostrata sul palco dai suoi consiglieri durante tutto il suo intervento. E ha aggiunto: “Sento qualche discorso che dice: dobbiamo tutelare l’unità nazionale e la Costituzione. No, siamo noi che tuteliamo la Costituzione perché c’è scritto che possiamo avere l’autonomia e chi è contro l’autonomia è contro la Costituzione”.

  • 16:54

    Letta: “Meloni non mette in discussione struttura patriarcale”

    Giorgia Meloni non mette in discussione Dio, Patria e famiglia e quel concetto di struttura patriarcale della società”. Lo ha detto la segretario del Pd, Enrico Letta, a Mezz’ora in più, su Rai tre.

  • 16:23

    Reddito, Letta: “Serve misura sulla povertà, ma anche cambiamenti”

    “E’ necessaria una misura sulla povertà, il reddito di cittadinanza lo è, semmai serviranno dei cambiamenti“. Lo ha detto la segretario del Pd, Enrico Letta, a Mezz’ora in più, su Rai tre. “Ci saranno miglioramenti, l’obiettivo è renderlo più equo, ma è uno strumento fondamentale“, ha poi aggiunto Elly Schlein.

  • 16:22

    Schlein: “Non serve leader donna che non si batte per diritti donne”

    “Non ci facciamo nulla di una leader donna se non si batte per i diritti di tutte le donne”. Così Elly Schlein a In Mezz’ora in Più suRai3 su Giorgia Meloni.

  • 15:57

    Carfagna: “Richetti? Processi si fanno in tribunale”

    “Il processo non si fa qua o sui giornali attraverso denunce anonime, ma nelle aule dei tribunali”. Lo ha detto Mara Carfagna (Azione) a In Mezz’Ora in Più, su Rai Tre, a proposito delle accuse al senatore Matteo Richetti. “Se Richetti sarà ritenuto colpevole dalla magistratura diremo di lui quello che abbiamo detto degli altri uomini”. Mara Carfagna ha poi invitato le donne vittime di molestie a non aver paura e denunciare.

  • 15:55

    Calenda: “Renzi non è un amico, condividiamo agenda”

    “Io il matrimonio di amore l’ho fatto solo con mia moglie, in politica non ci sono amici, Matteo Renzi non è un amico ma è una persona con cui ho lavorato insieme, abbiamo fatto un grande lavoro insieme, sempre discutendo. Abbiamo fatto cose buone, poi c’è stata una spaccatura violentissima col Conte bis, ma ora abbiamo lo stesso posizionamento in Europa, una condivisione alla lettera dell’agenda, quindi la cosa importante è che quello che nascerà domani, spero un grande partito, sia più della somma dei due partiti”. Lo ha detto la leader di Azione, Carlo Calenda, a Mezz’ora in più, su Rai tre

  • 15:39

    Calenda: “Se Paese chiedesse bis Draghi non direbbe di no”

    “Draghi bis? Se il premier avesse detto il contrario sarebbe stata l’apocalisse. Ma può accadere anche che il Paese lo richieda e in quel caso sono convinto che Mario Draghi non direbbe di no“. Lo ha detto la leader di Azione, Carlo Calenda, a Mezz’ora in più, su Rai tre

  • 15:16

    Meloni: “Non sono d’accordo con Ue sull’Ungheria”

    “Non non sono d’accordo con ciò che l’Ue sta facendo con l’Ungheria. Noi siamo in mezzo a una guerra, fatta contro l’occidente, noi non abbiamo interesse a spaccare l’Europa ma a compattare l’Europa contro gli avversari. All’Onu l’Ungheria non ha votato con la Russia ma con l’Europa. La Polonia è in prima fila nello scontro con la Russia e si sta accollando i Profughi dell’Ucraina e l’Ue fa iniziative e polemiche con al Polonia“. Lo ha detto la leader di FdI, Giorgia Meloni, a Mezz’ora in più, su Rai tre.