Elezioni, la diretta – Il governo presenta un nuovo emendamento alla Camera che sopprime la deroga al tetto degli stipendi dei superdirigenti. Sarà necessario un nuovo voto al Senato

La reazione delle parti sociali, nel day after del blitz in Commissione al Senato: nel dl Aiuti bis è stato inserito un emendamento che elimina il tetto di 240 mila euro agli stipendi per le figure di vertice della Pubblica amministrazione e delle Forze dell’ordine (leggi). Il leader M5s: "Norma votata da Pd, Forza Italia e Italia viva". Landini: "Atto indegno dei partiti contro i lavoratori" (leggi)

Aggiornato: 18:47

  • 13:23

    Landini: “Stop a stipendi superdirigenti è atto indegno contro i lavoratori”

    “Ieri sera è arrivata notizia che in parlamento avevano votato il decreto aiuti. Lo hanno votato tutti il decreto che aiuta chi guadagna più 240 mila. Questo è indegno contro lavoratori che hanno mandato avanti il Paese. Va cancellato questo provvedimento. Chi ha un reddito di 240 mila euro non ha problema di pagare affitto, pagare le bollette, mentre il decreto aiuti dovrebbe aiutare chi non ce la fa ad arrivare a fine mese”. Lo sottolinea il leader Cgil Maurizio Landini dal palco dell’assemblea dei delegati a Bologna.

  • 13:22

    Bombardieri (Uil): “Pensare a chi non arriva a fine mese”

    “In questo momento di crisi così profonda non possiamo pensare che ci sia qualcuno che possa pensare di aumentare lo stipendio di chi guadagna 240mila euro l’annno. Dobbiamo pensare invece a chi in questo momento non riesce ad arrivare a fine mese”. Così il leader Uil, PierPaolo Bombardieri nel corso di una intervista a Mediaset commenta la decisione di derogare al tetto previsto per legge.  “Serve quindi mirare gli interventi su ricercatori e infermieri altrimenti è inutile, è solo demagogia, dire che i ricercatori ci servono in questo Paese se poi permettiamo ai dirigenti di guadagnare ai dirigenti più 250 mila euro e non paghiamo i nostri ricercatori. E poi servirebbe anche verificare se i dirigenti abbiano o meno raggiunto gli obiettivi considerato che nella pubblica amministrazione li raggiungono sempre tutti a prescindere da quello che fanno”, conclude.

  • 12:32

    Sindacato Carabinieri: “Draghi non lo sapeva? Rimuova dirigenti”

     

    “In un periodo di crisi è assurdo presentare e far passare un emendamento del genere. Il paradosso più grande è che tutti i politici ne prendono le distanze, a partire dal Presidente del Consiglio. Ci chiediamo: ma con questi alti Dirigenti dello Stato che dovrebbero lavorare per il bene comune e invece lavorano per il bene proprio, riescono a risolvere i problemi dell’Italia e degli italiani?”. Lo dichiara in una nota Davide Satta, Segretario Generale Aggiunto dell’Unione Sindacale Italiana Carabinieri (Usic). “Se è vero che Draghi non era a conoscenza di questo colpo grosso, allora dovrebbe immediatamente sostituire tutti gli alti Dirigenti che, attraverso un senatore, hanno messo in difficoltà l’intera compagine governativa. Siamo certi che dopo due giorni tutta questa polemica finirà nel dimenticatoio – continua – e avremo Dirigenti sempre più ricchi e dipendenti dello Stato ancora più poveri”.

  • 12:29

    Conte: “Stop tetto stipendi? Norma vergognosa votata da FI, Pd e Iv”

    La “norma votata” ieri da “FI, Pd e Italia Viva per far saltare il tetto dei 240mila euro l’anno dei mega stipendi degli alti dirigenti dello Stato è veramente vergognosa: sarà la prima cosa che ci impegniamo a rimuovere nella nuova legislatura”. Lo ha detto il leader del M5s Giuseppe Conte parlando con i cronisti a Brindisi. “Siamo il fanalino di coda in Europa per gli stipendi bassi da vent’anni che non crescono – ha aggiunto – non siamo riusciti a introdurre il salario minimo, non ce l’hanno appoggiato, abbiamo paghe da fame di due tre-euro lordi l’ora e hanno trovato ieri il tempo, Forza Italia, il Pd e Italia Viva, per votare un emendamento per far saltare il tetto dei mega stipendi degli alti dirigenti dello Stato”. “Ci hanno dato degli irresponsabili – ha concluso – perché abbiamo difeso l’emendamento per sbloccare la circolazione dei crediti bloccati per salvare 30-40mila famiglie, e ieri hanno votato questa norma”.

  • 12:27

    Salvini: “Lega non ha votato emendamento, Pd sì”

    Tetto per stipendi pubblici? “La Lega quell’emendamento non lo ha votato, è agli atti. L’ha votato il Pd. Nel decreto qualche genio ha inserito che si possono pagare i manager pubblici più di 240mila euro, Draghi ha detto che lo cambieremo e contiamo che succeda”. Lo ha detto il leader della Lega, Matteo Salvini, ai microfoni di Rtl 102.5.

  • 12:26

    Letta: “Stop tetto stipendi guaio e schiaffo ai più deboli”

    Sul Dl aiuti bis “c’è stato un guaio, non abbiamo capito per responsabilità di chi, rispetto al tetto degli stipendi più alti della Pa che è saltato. Un guaio assoluto e totale, uno schiaffo. Lo cambieremo, andrà cambiato”. Lo ha detto Enrico Letta nel messaggio ai candidati Pd. Partito democratico che è tra le forze politiche (insieme a Forza Italia e Italia viva) che hanno votato l’emendamento in Aula. Astenuti, invece, Fratelli d’Italia, Lega e Movimento 5 stelle.

  • 12:23

    Perosino (Fi): “Non so cos’è successo al mio emendamento, ha fatto giro ministeri”

    “Non è chiaro cosa sia successo al mio emendamento ha fatto il giro dei ministeri e poi è arrivata la riformulazione nelle commissioni riunite…”, spiega al Fatto Quotidiano (oggi in edicola) il senatore Marco Perosino di Forza Italia. Era stato proprio lui a presentare l’emendamento che, però, nel testo originario prevedeva la deroga al tetto sugli stipendi solo per le forze di polizia, carabinieri e amministrazione penitenziaria. Poi però è arrivata la novità. Il ministero dell’Economia, guidato da Daniele Franco, lo ha inserito tra gli emendamenti da “riformulare” e nella riformulazione sono state inserite tutte le altre figure ministeriali: cioè i capi dipartimento dei ministeri, il segretario generale della presidenza del consiglio dei ministri e i segretari generali dei ministeri.

  • 12:17

    Sindacati P.a. contro deroga a tetto stipendi: “Scelta incomprensibile”

    “Una scelta incomprensibile vista la condizione sociale del paese”. I sindacati contestano a gran voce la deroga al tetto degli stipendi delle figure di vertice della Pubblica amministrazione e delle Forze dell’ordine, inserita con un emendamento nel ddl Aiuti bis. “È offensivo – proseguono in una nota Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Pa – per chi in queste ore non riesce a mettere insieme pranzo e cena per la propria famiglia, per chi va in cassa integrazione e non ha alcun sostegno per l’emergenza inflazione e bollette vedere che gli alti vertici dell’amministrazione pubblica vedono elevarsi la propria retribuzione oltre i 240 mila euro”. I sindacati chiedono così “un intervento del presidente Draghi e del governo ancora in carica per cancellare un emendamento odioso e inserire nella legge di Bilancio le risorse per sostenere le lavoratrici e i lavoratori in questa ennesima crisi economica, per rinnovare i contratti di lavoro 2022/2024 delle lavoratrici e dei lavoratori pubblici e allineare le loro retribuzioni a quelle dei colleghi europei e utili a tutelare il potere d’acquisto dall’inflazione superiore all’8 per cento. Così come chiediamo risorse per un piano straordinario di assunzioni per evitare la chiusura di uffici pubblici ormai al collasso”, concludono.