Elezioni, la diretta – Calenda: “Va bene anche governo con Meloni”, poi prova a precisare. Conte: “Pensano solo a gestire il potere”. Letta: “Terzo polo guarda a destra”

Letta: "Ora puntiamo a convincere indecisi e chi non vuole votare". Salvini: "Case popolari prima agli italiani". Il leader M5s: "Reddito di cittadinanza? Destra e Iv perseguitano i poveri"

Aggiornato: 21:38

  • 10:09

    Fascina: “Carfagna e Gelmini irriconoscenti”

    Alla domanda sugli addii a Fi da parte di figure come Gelmini, Carfagna, Brunetta, Marta Fascina, deputata azzurra e compagna di Silvio Berlusconi afferma in un’intervista a Libero: “Sono stata la prima firmataria, in questa legislatura, di una proposta di legge di revisione costituzionale finalizzata a impedire i cambi di casacca parlamentari. Chi è eletto sotto le insegne di un partito e poi, per ragioni più o meno comprensibili, decide di cambiare idea, deve avere il coraggio di dimettersi e di lasciare il Parlamento”. “Non è possibile – ha aggiunto – assistere a fenomeni di transumanza che altro non fanno che ingrossare il solco che divide elettori ed eletti incidendo negativamente anche sulla fiducia nei confronti della politica. Mi lasci dire che i personaggi da lei richiamati hanno per anni ricevuto prebende e incarichi apicali nel partito e nelle istituzioni grazie al presidente Berlusconi e ciononostante, oltre all’incoerenza e al tradimento del patto elettorale, hanno manifestato anche una grave irriconoscenza umana e politica nei confronti di chi li ha politicamente creati. Queste persone oggi sono candidate con partiti guidati da ex segretari del Pd o europarlamentari eletti sotto le insegne del Pd. Dunque ogni voto dato loro è un voto regalato alla sinistra”.

  • 10:06

    Calenda: “Fiamma Fdi? Ingenuità, non fascismo”

    “La fiamma nel simbolo? Penso sia una ingenuità, non penso ci sia rischio fascismo, e la Meloni mi pare ha preso le distanze dal fascismo. Ma sarebbe meglio toglierla”. Così Carlo Calenda, leader di Azione, ospite di Radio Rtl 102.5. “In Europa hanno difficoltà a stringere le mani a chi si porta nel logo un simbolo di un partito neo-fascista”, aggiunge. “Io – conclude – penso che sarebbe meglio per lei, per Meloni, se togliesse la fiamma, penso che in Europa è un problema davvero grande”.

  • 10:06

    Conte: “Richiamo a Draghi? Povertà offerta politica”

    “Il richiamo al governo Draghi anche per il futuro segnala la povertà dell’offerta politica, sono chiare difficoltà della politica e dei partiti di assumersi le proprie responsabilità. Questa leadership del Pd in particolare non sta facendo bene, il campo largo è nato già morto e noi non potremo mai collaborare, perché livelliamo l’asticella verso l’alto”. Lo ha detto il presidente del M5S, Giuseppe Conte, a Radio Capital.

  • 10:05

    Conte: “Ricette della destra inadeguate”

    “Le ricette della destra per me sono inadeguate, i partiti del centrodestra sono in contrasto tra loro, flat tax, sanzioni sulla Russia, hanno tre ricette diverse. Hanno alcune soluzioni pericolose, porterebbe il paese all’isolazionismo”. Così Giuseppe Conte, ospite di Radio Capital. Per Meloni “non c’è solo il simbolo della fiamma da levare, ma anche il nome, Fratelli d’Italia, è un nome che non dovrebbe essere di un solo partito, ma il problema è la loro inadeguatezza, al di là di questioni ideologiche”, spiega ancora il presidente del M5S. “Hanno pensato addirittura a una norma che prevede di contattare i nostri giovani per una offerta di lavoro, che se rifiutassero sarebbero multati, neanche nei peggiori sistemi totalitari, poi io ho denunciato questa cosa e l’hanno ritirata”, conclude con riferimento a una proposta per i giovani di Fdi.

  • 10:04

    Conte: “Contrari a cartello last minute col Pd”

    “Noi siamo intransigenti, portiamo in alto l’asticella, i cartelli elettorali last minute non ci interessano”. Così Giuseppe Conte, ospite di Radio Capital, su una nuova possibile alleanza con il partito di Enrico Letta. “Il Pd – spiega – ha sacrificato l’agenda progressista del Conte 2, sull’altare dell’agenda Draghi che neanche esiste”.

  • 10:03

    Meloni: “Contraria a quota per le donne”

    “Stereotipi ormai logori dipingono la destra come retriva e maschilista, mentre il rapporto tra le donne e la sinistra in realtà è più sbandierato che effettivo: basta vedere come sia difficile trovare una donna leader in quel campo”. Lo scrive la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, in una lettera al Corriere della Sera, in cui sottolinea che “per aiutare le donne a ‘farcela’ bisogna smantellare le penalità che le appesantiscono e non concedere loro qualche strapuntino”. “Sono diffidente – aggiunge – verso ‘concessioni’ di posti o quote da parte dei leader maschi, come ha fatto il segretario del Pd Enrico Letta con la sostituzione d’imperio dei capigruppo e l’indicazione di due donne, perché ritengo che le donne abbiano una grande forza autonoma, che va liberata dai mille impacci e ostacoli che la ingabbiano, ma non umiliata o sottovalutata”.

  • 09:58

    Letta: “Convinceremo indecisi e giovani”

    La scelta di Giorgia Meloni di non togliere la fiamma dal simbolo di FdI “non solo è una cosa inspiegabile, ma lo è anche il motivo per cui quel simbolo non l’abbiano mai cambiato. Un problema oggettivo. La Marcia su Roma fu possibile perché qualcuno non fece fino in fondo il proprio dovere”. A dirlo, in un’intervista a Repubblica, è il segretario del Pd, Enrico Letta. Che sui sondaggi in vista del voto dice: “Dicono che il 40 per cento degli elettori non ha ancora deciso se votare e per chi, in particolare i giovani che finalmente eleggeranno anche il Senato e non solo la Camera. Il Pd è il primo partito tra i ragazzi dai 18 ai 25 anni, ora parleremo molto agli indecisi e ai giovani: ci attendono le tre settimane delle sorprese, e la sorpresa saremo noi. Questa è la mia grande speranza”.