Guerra Russia-Ucraina, la diretta – Colpito comando forze aeree ucraino. Mosca: ‘Controllo del Donbass è l’obiettivo minimo’. Macron: ‘Missione umanitaria per evacuare Mariupol’

Combattimenti attorno alla capitale, missili a Dnipro. Raid sul policlinico a Kharkiv. L’Oms: da inizio guerra colpiti 72 ospedali. Secondo alcuni media internazionali, i soldati russi starebbero ricevendo dai loro superiori l’indicazione che la guerra debba finire entro il 9 maggio, data in cui si celebra la 'giornata della vittoria' e la capitolazione della Germania nazista

Aggiornato: 10:13

I fatti più importanti

  • 08:19

    Esercito Kiev: “Alcune unità russe si ritirano oltre il confine”

    Alcune unità militari russe si starebbero ritirando da alcune aree a seguito delle pesanti perdite subite. E’ quanto riferisce lo Stato maggiore ucraino, affermando che alcune unità di Mosca si sarebbero spostate all’interno del confine russo dopo aver perso oltre la metà dei propri effettivi. A un mese dall’invasione russa dell’Ucraina, le linee del fronte tra le due parti sono “praticamente congelate”, ha detto Oleksiy Arestovych, consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Secondo quanto riferisce lo Stato maggiore di Kiev, le forze russe continuano l’assedio di Kharkiv e Sumy, mentre alcune unità sembrerebbero prepararsi a una nuova offensiva contro Izyum, nella regione di Kharkiv. Mosca riesce a mantenere una parziale continuità territoriale tra la regione russa di Rostov, lungo il confine ucraino, e la penisola dell’Ucraina, annessa alla Russia nel 2014. Nella notte, le forze ucraine sono state attaccate nella regione Dnipropetrovsk, mentre la Russia ha condotto due attacchi missilistici alla periferia della città di Dnipro, secondo quanto riferiscono su Facebook le autorità locali.

  • 08:18

    Kiev: “Fallito il tentativo russo di accerchiare la capitale”

    I tentativi della Russia di accerchiare la città di Kiev e di bloccare quella Chernihiv non hanno avuto successo, secondo l’ultimo rapporto d’intelligence pubblicato dallo Stato maggiore delle forze armate ucraine. Così come gli sforzi russi di conquistare Popasna, Rubizhne e Mariupol. La Russia “cercherà di riprendere le operazioni offensive in direzione delle città di Brovary e Boryspil per bloccare Kiev da est”, secondo il rapporto. Le truppe russe stanno anche bloccando le città di Sumy e Kharkiv e colpendo le infrastrutture civili, affermano gli ufficiali ucraini.Il ritiro di alcune unità russe è dovuto alla “perdita di oltre il 50% del personale”, affermano le forze armate di Kiev aggiungendo che la Russia continua a reintegrare le perdite addestrando e ricollocando le unità di riserva. I militari ucraini hanno confermato i rapporti secondo cui la grande nave da sbarco Saratov è stata distrutta durante l’attacco al porto occupato di Berdyansk, aggiungendo che anche le navi Caesar Kunikov e Novocherkassk sono state danneggiate.

  • 08:17

    L’Ucraina denuncia: “Oltre 400mila cittadini deportati in Russia”

    L’Ucraina accusa Mosca di aver deportato con la forza centinaia di migliaia di civili in Russia dalle città ucraine devastate. Funzionari ucraini affermano che Mosca voglia usarli come “ostaggi” per fare pressione su Kiev affinché si arrenda. Fonti ucraine parlano di 402.000 persone, inclusi 84.000 bambini, già deportate. Mosca risponde che le persone stanno evacuando di loro spontanea volontà. Nel frattempo, il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelenskyy ha esortato il suo paese a mantenere la sua difesa militare e a non fermarsi “nemmeno per un minuto”.

  • 08:13

    Giappone congela beni ad altri 25 cittadini russi

    Il Giappone congelerà i beni di altri 25 cittadini russi e vieterà le esportazioni verso 81 organizzazioni russe, ha affermato oggi il ministero delle Finanze del Paese asiatico in un comunicato stampa portando a 101 il numero totale di soggetti russi presi di mira dal congelamento di beni in Giappone. Tra i bersagli delle nuove sanzioni si sono Igor Shuvalov, ex vice primo ministro russo e presidente della grande banca statale Vnesheconombank, e cinque parenti dell’oligarca Sergey Chemezov. Anche l’esportazione di beni di lusso sarà vietata, ha affermato il governo nipponico.

  • 08:12

    Cnn: “Ucraina chiede più missili Stinger e Javelin alla Russia”

    L’Ucraina ha aggiornato negli ultimi giorni la sua lista di richiesta d’assistenza militare aggiuntiva da parte del governo degli Stati Uniti, inserendo centinaia di missili antiaerei e anticarro in più rispetto a quanto fatto in precedenza. Lo rivela un documento pubblicato dalla Cnn.La lista mostra un crescente bisogno di missili Stinger e Javelin, con l’Ucraina che afferma di aver urgentemente bisogno di 500 unità di entrambe le tipologie. L’elenco fornito alla Cnn descrive in dettaglio molte altre necessità urgenti, tra cui jet, elicotteri d’attacco e sistemi antiaerei come l’S-300. Nel documento sono elencati anche due tipi di jet di fabbricazione russa, incluso uno progettato per fornire supporto aereo ravvicinato alle truppe di terra. L’Ucraina ne ha chiesti 36 di ciascun tipo, secondo la Cnn.

  • 08:11

    Consiglio Ue: “Pronte a nuove sanzioni contro Russia e Bielorussia”

    “L’Unione Europea continuerà ad assicurare aiuti finanziari, politici, materiali ed umanitari all’Ucraina. Sinora ha approvato sanzioni massicce contro Russia e Bielorussia, che stanno avendo effetti pesanti, ed è pronta a chiudere scappatoie, contrastare possibili manovre evasive e imporre nuove misure coordinate per minimizzare la capacità di continuare l’aggressione”. Lo si legge nelle conclusioni del Consiglio europeo.

  • 08:10

    Belgio: “Stop all’energia russa avrebbe impatto pesantissimo sull’Ue”

    “Nelle settimane passate abbiamo preso delle decisioni irreversibili che ci porteranno, nel medio e lungo periodo, a disconnetterci dall’energia russa, ma un intervento immediato avrebbe un impatto pesantissimo sulle nostre economie”. Lo ha detto il premier belga Alexander De Croo, parlando al termine del Consiglio europeo dedicato all’Ucraina.

  • 08:06

    Zelensky: “Grazie a Ue per sanzioni, ma sono tardive”

    Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha ringraziato i membri del Consiglio europeo per aver imposto sanzioni alla Russia, aggiungendo però che è stato fatto “un pò tardi”. In un messaggio pubblicato su Facebook in tarda serata e riportato dalla Cnn, Zelensky ha affermato che se le sanzioni fossero state preventive ci sarebbe stata una possibilità che la Russia non entrasse in guerra. “Avete bloccato il Nord Stream 2. Ve ne siamo grati. Ma è stato fatto un pò tardi. Perché se fosse stato fatto in tempo, la Russia non avrebbe creato una crisi del gas. Almeno ci sarebbe stata una possibilità”, ha detto il presidente ucraino.

  • 08:04

    Uk pronta a inviare altri 6mila missili e 25 milioni a Kiev

    Il primo ministro britannico Boris Johnson annuncerà oggi che il Regno Unito fornirà all’Ucraina altri 6.000 missili, secondo quanto anticipa la Bbc. In occasione degli incontri dei leader della Nato e del G7 a Bruxelles, Johnson – aggiunge la rete britannica – svelerà anche un finanziamento di 25 milioni di sterline (quasi 30 milioni di euro) per aiutare a pagare i soldati e i piloti ucraini.La nuova fornitura militare si aggiunge ai circa 4.000 missili già dati dal Regno Unito alle forze ucraine. L’ultimo finanziamento si somma invece ai 400 milioni di sterline (circa 480 milioni di euro) già impegnati in aiuti umanitari ed economici per Kiev.

  • 08:03

    Schroeder: “Conseguenze di errori dal crollo del muro di Berlino”

    L’attuale situazione in Ucraina è la conseguenza di errori politici commessi dopo il crollo del muro di Berlino, secondo l’ex cancelliere tedesco Gerhard Schroeder, citato dal quotidiano tedesco Die Welt e rilanciato dall’agenzia russa Tass. “Non abbiamo ancora creato l’architettura di sicurezza che possa affrontare la situazione venutasi a creare dopo il crollo del muro di Berlino”, ha detto Schroeder parlando nella città turca di Kartepe. “La guerra in Ucraina è la conseguenza di questo fallimento politico”, ha osservato l’ex cancelliere. “L’Europa dovrebbe assumersi maggiori responsabilità per la propria sicurezza, sia nell’Ue che nella Nato”, secondo Schroeder. “Tuttavia, l’Europa non dovrebbe concentrarsi allo stesso tempo esclusivamente sulla sfera militare”, ha aggiunto.