Guerra Russia-Ucraina, la diretta – Colpito comando forze aeree ucraino. Mosca: ‘Controllo del Donbass è l’obiettivo minimo’. Macron: ‘Missione umanitaria per evacuare Mariupol’

Combattimenti attorno alla capitale, missili a Dnipro. Raid sul policlinico a Kharkiv. L’Oms: da inizio guerra colpiti 72 ospedali. Secondo alcuni media internazionali, i soldati russi starebbero ricevendo dai loro superiori l’indicazione che la guerra debba finire entro il 9 maggio, data in cui si celebra la 'giornata della vittoria' e la capitolazione della Germania nazista

Aggiornato: 10:13

I fatti più importanti

  • 10:11

    Sindaco Mariupol: “Si temono 300 morti dopo attacco russo al teatro”

    Si temono circa 300 morti nell’attacco russo al teatro di Mariupol del 16 marzo scorso. Lo fa sapere il sindaco cittadino citando dei testimoni.

  • 10:04

    Kiev: “Bombardato un policlinico a Kharkiv, 4 morti”

    L’esercito russo ha bombardato un policlinico a Kharkiv, nel distretto di Osnovyansky. Lo riferisce Ukrinform, che cita la polizia della regione di Kharkiv. Nell’attacco sono morte 4 persone. “Gli occupanti russi continuano a uccidere civili a Kharkiv. A seguito del bombardamento mattutino delle infrastrutture civili con lanciarazzi, 7 civili sono rimasti feriti, 4 dei quali sono morti “, si legge nella nota, in cui si segnala che le forze russe hanno sparato sul policlinico nel quartiere Osnovyansky, dove si trova il centro degli aiuti umanitari, oggi verso le 7:45. Non ci sono strutture militari nelle vicinanze, viene precisato.

  • 10:00

    Orban: “Inaccettabile la richiesta di Zelensky sulle sanzioni all’energia”

    La richiesta avanzata da alcuni Paesi e dallo stesso presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, di estendere le sanzioni contro la Russia all’energia “è inaccettabile, contraria agli interessi del popolo ungherese”. Lo afferma il premier magiaro, Viktor Orban, in un video su twitter, a margine del Consiglio europeo. “L’85% del gas e più del 60% del petrolio in Ungheria provengono dalla Russia” ha spiegato Orban, sottolineando come l’imposizione di sanzioni nel comparto energetico si tradurrebbe in un rallentamento dell’economia ungherese. In questo modo “saremmo noi a pagare il prezzo della guerra”, ha puntualizzato il premier, aggiungendo che l’Ungheria non è stata il solo Paese a sostenere questa posizione. Nel suo intervento in videoconferenza al vertice Ue, Zelensky aveva criticato Orban per la sua posizione rispetto a Mosca e le sue esitazioni sulle sanzioni e sull’invio di armi all’Ucraina

  • 09:46

    Rapresentanza Cina in Ue: “Contro di noi accuse infondate. Nato residuo della Guerra Fredda”

    La Cina si oppone “con forza ad accuse e sospetti infondati, nonché a qualsiasi tentativo di esercitare coercizione e pressione”, ricordando che, “in quanto residuo della Guerra Fredda e la più grande alleanza militare del mondo, la Nato segue un concetto di sicurezza obsoleto”. È il commento di un portavoce della rappresentanza permanente cinese presso l’Ue sul vertice straordinario del Patto Atlantico, in cui i leader hanno invitato tutti gli Stati, inclusa la Cina, a sostenere l’ordine internazionale, compresi i principi di sovranità e di integrità territoriale, in merito all’invasione della Russia a danno dell’Ucraina.

  • 09:11

    Russia: “Colpito il più grande deposito di carburante dell’esercito di Kiev”

    Il ministero russo della Difesa comunica che missili Kalibr hanno colpito e distrutto il maggiore deposito di carburante rimasto a disposizione dei militari ucraini, vicino Kiev. Lo riferisce Interfax.

  • 09:03

    Ucraina: “Missili su struttura militare a Dnipro”

    Due missili hanno colpito la notte scorsa una struttura militare ucraina nella periferia di Dnipro, la terza città dell’Ucraina, nella parte centro-orientale del Paese. Lo fa sapere su Telegram il governatore del distretto di Dnipropetrovsk, Valentyn Reznichenko, secondo quanto riporta Ukrinform.
    Secondo Reznichenko l’attacco ha provocato “gravi danni” e i soccorritori sono al lavoro per capire se ci sono persone tra le macerie. “Una notte allarmante. Due attacchi missilistici contro un’unità militare alla periferia del Dnepr. Danni gravi”, si legge nel messaggio.

  • 08:48

    Procuratrice ucraina: “Russi usano lo stupro come strumento di guerra”

    Le forze russe usano lo stupro come uno “strumento di guerra”: lo ha affermato il procuratore ucraino, Iryna Venediktova, accusando i soldati di Mosca di avere violentato una donna in un’abitazione vicino a Kiev. Lo riporta l’Independent. I soldati, ha detto Venediktova, hanno fatto irruzione nella casa a Brovary, alla periferia orientale della capitale, dove hanno ucciso il marito della donna e poi hanno aggredito sessualmente sua moglie davanti agli occhi del figlio.

  • 08:46

    Concordati due corridoi umanitari da Mariupol e Melitopol

    Per oggi sono stati concordati due corridoi umanitari in Ucraina, entrambi nel sud del Paese: uno dalla città assediata di Mariupol. Lo annuncia la vice prima ministra Iryna Vereshchuk su Telegram. I due corridoi vanno da Mariupol a Zaporizhzhia e da Melitopol a Zaporizhzhia.

  • 08:37

    Uk: “Forze ucraine riprendono terreno a est di Kiev”

    L’esercito ucraino è riuscito a riprendere il controllo di città e posizioni di difesa a est della capitale Kiev. Lo afferma l’intelligence britannica nel suo bollettino quotidiano. “La controffensiva ucraina, insieme al ripiegamento delle forze russe su linee di rifornimento troppo estese, ha permesso all’Ucraina di rioccupare città e posizioni di difesa fino a 35 chilometri a est di Kiev”, si legge sul bollettino pubblicato su Twitter dal Ministero della Difesa inglese. “Le Forze ucraine probabilmente tenteranno ancora di spingere indietro le forze russe lungo l’asse nord-occidentale da Kiev fino all’aeroporto di Hostomel”. Nel sud, invece, le forze russe “stanno ancora cercando di aggirare Mykolaiv con l’obiettivo di puntare ad ovest verso Odessa, ma i loro progressi vengono rallentati da motivi logistici e dalla resistenza ucraina”.

  • 08:20

    Bombardamenti su Rubizhne: 2 morti

    Nella notte i bombardamenti russi hanno colpito la città di Rubizhne, una cittadina non lontana da Lugansk (est), uccidendo due guardie di frontiera. Lo riporta l’agenzia ucraina Unian, che cita il capo dell’amministrazione civile e militare di Lugansk, Serhiy Haidai. La notte scorsa i russi hanno aperto il fuoco anche sulle città di Creminna, Novodruzhesk, Lysychansk, Popasna, Severodonetsk e Rubezhnoye. “Gli occupanti hanno sparato tutta la notte. Due guardie di frontiera sono rimaste uccise. A causa dei continui bombardamenti, i soccorritori non hanno potuto spegnere gli incendi causati dai bombardamenti. La linea del fronte è rimasta invariata”, ha scritto Haidai su Facebook, assicurando che le città restano tuttavia “sotto bandiera ucraina”. I corpi delle due vittime, ha riferito, sono stati trovati per strada a Rubizhne.