Pietro Grasso: “Mattarella bis? Perché no”

Momenti chiave
“Offriremo proposte di altissimo livello. Voglio risolvere la questione bene, in fretta, col più ampio consenso. I no li lascio ad altri. Conto di portare sui tavoli alcuni profili che spero raccolgano il sì di tutti. Mi si chiedono personalità al di fuori della politica, senza tessere in tasca, apprezzate a livello nazionale e internazionale”. Lo dice Matteo Salvini, fuori da Montecitorio. “Ho fatto un pomeriggio di incontri su persone su cui andare a proporre”, aggiunge. “Spero domani ci sarà il presidente della Repubblica”.
“Lo avevo detto che oggi i voti per Sergio Mattarella sarebbero aumentati e così è stato. I voti sono diventati 166 e questo dimostra che la strada è quella giusta. Adesso i partiti prendano consapevolezza che esiste un segnale forte da parte della base che chiede stabilità”. Lo dichiara il deputato del gruppo Misto, Giorgio Trizzino.
Alle 19 i leader di centrodestra dovrebbero tornare a riunirsi dopo il vertice di questa mattina che ha deciso l’astensione per la quarta votazione al Colle.
Quarta fumata nera: sarà necessario un quinto scrutinio. Il più votato anche oggi è Sergio Mattarella: ha raccolto i voti tra i parlamentari 5 stelle che non hanno seguito l’indicazione di lasciare scheda bianca.
“Libertà di coscienza? No, non mi pare proprio che lo abbiano detto, né Conte, né Crippa o Castellone. Stamattina ci hanno solo l’indicazione di votare scheda bianca”. Risponde così un gruppo di parlamentari M5s, in Transatlantico, alla domanda dei cronisti sulla linea da seguire per le votazioni in aula sul nuovo capo dello Stato. “Ci è arrivato anche il solito messaggino, quello in cui c’è scritto di votare scheda bianca”, aggiunge un deputato che partecipa al capannello.
Si è conclusa nell’Aula di Montecitorio la quarta votazione del Parlamento in seduta comune integrato dai delegati delle regioni per eleggere il presidente della Repubblica. Parte ora lo spoglio, che viene effettuato personalmente dal presidente della Camera Roberto Fico.
Lungo colloquio nella buvette della Camera tra il ministro M5s degli Esteri Luigi Di Maio e il governatore Pd dell’Emilia Romagna Stefano Bonaccini.