Gianfranco Vissani, anzi il suo Casa Vissani a Baschi, perde tutte le stelle Michelin: è la fine di un’epoca? Lui, a poche ore dall’uscita della Guida con i vecchi e nuovi stellati e dalla quale si apprende che l’unica stella che gli era rimasta gli è stata tolta, raggiunto da Il Gusto di Repubblica spiega: “E vabbè: ognuno prende le sue decisioni. Se mi fa male? No, assolutamente. Ogni guida ha il suo metodo di misura. Io oggi non vorrei parlare: la Michelin fa quello che vuole”. Sicuro che il ristorante “andrà avanti” ed è convinto che gli chef delle nuove generazioni siano “tutti bravi, oggi tutti fanno cucina molecolare. La gente però non mangia più con questa cucina… odiosa“.
Il futuro, per Vissani, è un ritorno “alla cucina antica (…) ma senza quelle porzioni che strabordavano dai piatti”. Lo chef attente l’appuntamento di Parigi con La Liste (migliori ristoranti al mondo) e una frecciata la lancia: “Ci sono mondi diversi dalla Michelin, in Italia come all’estero, dove tutti quanti sono gastronomi, esperti di cucina. Che spesso non sanno distinguere una patata da un topinambur. Cosa direi a un giovane che oggi sogna la stella? Abbassa la testa e lavora”.