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“Ho pensato ‘che cavolo sta succedendo?’. Senti che sei vicino alla fine. Ora vivrò con un defibrillatore sottocutaneo”: il racconto di Cipollini | Video

Il ciclista toscano, 58 anni, lascia l'ospedale dopo i problemi al cuore degli ultimi giorni, ma vivrà con un apparecchio che consentirà il monitoraggio e il trattamento di eventuali aritmie ventricolari pericolose
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“Ieri è stata una giornata intensa per me, come vedete sono abbastanza ‘curato'”, Così Mario Cipollini ha esordito dall’ospedale in un lunghissimo video su Instagram per raccontare quanto accaduto nella giornata di ieri. Il ciclista è stato ricoverato per un paio di giorni a causa di alcuni problemi al cuore spiegati sui social e adesso tornerà a casa, ma con installato un defibrillatore sottocutaneo, che consentirà il monitoraggio e il trattamento di eventuali aritmie ventricolari pericolose.

“L’unica cosa per continuare a vivere normalmente è mettere un defibrillatore sottocutaneo. Questo mi permetterà in futuro di vivere più tranquillo. Non è una cosa semplice da digerire, ma non mi arrendo mai. Il mio sogno è riuscire a togliere questa roba qui fra un po’ di tempo, quando le cose si regolarizzeranno”, ha specificato Cipollini, che ha poi concluso: “Questo è un video di informazione per coloro che hanno paura di una situazione del genere. Per cui se avete qualche dubbio non aspettate e andate subito a vedere cosa avete”.

Ma tra l’inizio del video e la fine, in cui Cipollini ha annunciato l’installazione di un defibrillatore, c’è il lungo racconto di una giornata – quella di ieri – che il ciclista aveva definito “veramente complicata” nel video pubblicato nella serata di martedì. Cipollini ha spiegato – come già aveva fatto nel primo video – che lo scorso anno si era sottoposto a un’operazione in cui gli era stato inserito un loop recorder, un apparecchio che permette appunto ai medici di monitorare costantemente la sua situazione. E nei giorni scorsi, il registratore in questione ha dato un allarme ai medici, visto che qualcosa non stava ben funzionando.

Motivo per cui – come spiega Cipollini – “Individuata la data, eccomi qua di nuovo. Ieri mi hanno fatto uno studio interno. Ero in una sala operatoria che sembrava di essere in guerre stellari per le tante luci e i tanti apparecchi, io riuscivo a vedere e capire tutto. La cosa impressionante è che tu vedi il cuore attraverso un macchinario a raggi X”, ha spiegato Cipollini.

Poi però la parte difficile: “Quindi cominciano a stimolare la parte atriale e lì non succede nulla. Poi per far sì che ci sia una sovrastimolazione, ti infondono adrenalina endovena e così sale la frequenza cardiaca. L’adrenalina che ti infondono è abbastanza pesante. La sensazione è di quelle in cui dici ‘che cavolo sta succedendo’. Quando la frequenza è iniziata a salire e ha stimolato il ventricolo, si è scatenata una roba incredibile”, ha spiegato provato Mario Cipollini.

Senti che sei vicino alla fine. In quel momento l’unica cosa è quindi darti uno choc elettrico, ma se te lo fanno da sveglio becchi una botta che la metà basta. Quindi hanno aspettato l’attimo in cui perdessi i sensi e hanno dato l’ok. Dopo questa esperienza le cose si complicano oggettivamente tanto. L’unica cosa per continuare a vivere normalmente è mettere un defibrillatore sottocutaneo”, ha poi spiegato il vincitore della Milano-Sanremo e dei Mondiali nel 2002.

Adesso però l’ex ciclista verrà dimesso dall’ospedale: “Grazie al professorone Antonio Dello Russo, straordinario direttore della sua orchestra in sala operatoria, dove con grande maestria si sono prodigati per il mio intervento. Il dottore Roberto Corsetti, in questo caso lo potrei definire il pianista e la dottoressa Laura Cipolletta che con le sue dolci mani ha svolto il ruolo di prima violinista, tutti eccezionali. Grazie a loro questa mattina mi sono svegliato molto in forma e pronto per tornare alle mie attività”.

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