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Sciopero scuola martedì 4 novembre: mobilitazione in tutta Italia, i motivi della protesta

A proclamare lo sciopero il Sindacato Indipendente Scuola e Ambiente (SISA) e l'Osservatorio contro la Militarizzazione delle Scuole e delle Università
Sciopero scuola martedì 4 novembre: mobilitazione in tutta Italia, i motivi della protesta
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Martedì 4 novembre è una giornata di sciopero (qui il calendario completo) per il mondo della scuola in tutta Italia. A proclamare la mobilitazione il Sindacato Indipendente Scuola e Ambiente (SISA) e l’Osservatorio contro la Militarizzazione delle Scuole e delle Università, già sugli scudi in questi giorni per il caso nato dalla decisione del ministero dell’Istruzione e del Merito di oscurare dalla piattaforma ministeriale Sofia il convegno di formazione per docenti “La scuola non si arruola. Martedì infatti, oltre allo sciopero che mette a rischio le lezioni in Italia, ci saranno anche presidi in 35 piazze organizzati dall’Unione sindacale di Base “per una scuola libera, democratica e per la pace”.

La mobilitazione interessa tutto il personale docente, i dirigenti scolastici e il personale ATA (amministrativo, tecnico e ausiliario) delle scuole di ogni ordine e grado, quindi dalla scuola dell’infanzia fino agli istituti superiori. E lo sciopero è esteso anche al personale delle università. Martedì mattina ogni singola scuola è chiamata a verificare o meno la presenza dei docenti che possano garantire lo svolgimento dell’attività didattica.

I motivi dello sciopero

Il sindacato SISA ha motivato lo sciopero chiedendo in primo luogo l’abolizione del concorso per dirigente scolastico. Il sindacato chiede di passare a una figura eletta dal collegio docenti. Sul fronte occupazionale, SISA rivendica l’assunzione su tutti i posti vacanti e disponibili per docenti e personale ATA in tutti gli ordini di scuola. La mobilitazione ha inoltre lo scopo di chiedere la creazione di un ruolo unico docente con uguale orario e salario in tutti i gradi di istruzione. Un’altra richiesta riguarda l’aumento degli stipendi per far fronte all’inflazione. Tra le altre proposte anche l’introduzione dello studio delle lingue arabo, russo e cinese nelle scuole secondarie superiori. L’Osservatorio contro la Militarizzazione delle Scuole e delle Università, co-promotore dello sciopero, porta invece all’attenzione le questioni legate alla presenza delle forze armate negli istituti scolastici e universitari. Proprio il 4 novembre in Italia si celebra la Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate.

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