Il mondo FQ

“Drogava le vittime, ne abusava sessualmente e filmava le violenze”: arrestato un 34enne a Bergamo

Le accuse sono di violenza sessuale aggravata, stalking, cessione di droga e violenza privata
“Drogava le vittime, ne abusava sessualmente e filmava le violenze”: arrestato un 34enne a Bergamo
Icona dei commenti Commenti

“Drogava le vittime e ne abusava sessualmente”. È questa l’accusa nei confronti di un 34enne, arrestato a Bergamo. Le manette sono scattate venerdì 31 ottobre, al termine delle indagini nate dalla denuncia di due donne. Secondo l’inchiesta, l’uomo sfruttava alcuni siti di incontri, e poi di persona offriva alle malcapitate bevande con farmaci oppioidi per ridurre la loro lucidità e approfittare di loro durante lo stato di incoscienza. Le accuse sono di violenza sessuale aggravata, stalking, cessione di droga e violenza privata. Il 34enne si trova ora in carcere a Bergamo e le indagini proseguono, anche attraverso nuovi sequestri di dispostivi informatici, per accertare se ci siano ulteriori vittime.

Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, il 34enne riprendeva e fotografava le vittime – che si sarebbero risvegliate con sintomi compatibili all’assunzione di oppioidi, ecchimosi e lesioni di natura traumatica – conservando i file per poi minacciare la diffusione delle immagini con l’obiettivo di ricattarle, ottenere nuovi incontri ed evitare le denunce. È indagato anche per atti persecutori perché nei confronti di una di loro ha, secondo l’accusa, messo in atto pedinamenti, appostamenti sotto casa e continui contatti telefonici e per messaggio fino al “controllo occulto” dei dispositivi attraverso l’installazione di app o funzioni web per leggerne le conversazioni.

Durante le indagini a febbraio 2025 sono stati perquisiti i suoi computer e telefoni per effettuare la copia forense. Dai file è emerso che lui stesso si sarebbe vantato di quanto fatto con altri uomini, per spingerli a fare altrettanto. In casa sono stati trovati i farmaci oppioidi, regolarmente prescritti per ragioni di cura a un suo familiare. La perquisizione non ha sortito alcun effetto deterrente: l’accusato avrebbe continuato a contattare le sue prede minacciando di diffondere contenuti privati sottratti loro dai cellulari durante lo stato di incoscienza.

Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione