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Stop del Parlamento al “veggie burger”: vietato usare termini legati alla carne per prodotti vegetali

Con 355 voti favorevoli, l'Europarlamento ha approvato un emendamento del Ppe per impedire l'utilizzo di termini come "salsiccia" o "bistecca" per alimenti derivati da proteine vegetali
Stop del Parlamento al “veggie burger”: vietato usare termini legati alla carne per prodotti vegetali
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Mai più “Burger vegetariani” o “salsiccia di tofu”: non si potranno più usare termini associati alla carne per prodotti a base vegetale. Con 355 voti favorevoli e 247 voti contrari, l’Europarlamento ha approvato un emendamento voluto dai Popolari per impedire l’utilizzo di denominazioni di origine animale per alimenti derivati da proteine vegetali. L’obiettivo? Secondo il Ppe si deve “rafforzare la tutela dei consumatori” da possibile confusione.

Termini come “bistecche, scaloppine, salsicce, burger, hamburger, albumi e tuorli d’uovo” dovrebbero essere “riservati esclusivamente ai prodotti contenenti carne”, si legge nell’emendamento che aveva già incassato il sì della commissione Agricoltura (Agri) lo scorso mese. Già nel 2020 ci fu un tentativo di vietarne l’utilizzo durante la revisione della Pac, ma in quel caso fu respinto dall’Aula di Strasburgo. Anche stavolta l’esito del voto non era scontato: ieri, 7 ottobre, il capogruppo del Ppe Manfred Weber aveva definito “non una priorità” l’emendamento, facendo emergere possibili divergenze sulla questione.

L’emendamento era compreso in un provvedimento più ampio, che riguardava modifiche mirate al regolamento sull’organizzazione comune dei mercati agricoli (Ocm) e che è stato approvato dall’Europarlamento con 532 voti a favore, 78 contrari e 25 astenuti.. La revisione dell’Ocm era stata proposta dalla Commissione europea in risposta alle proteste dei trattori per rafforzare la posizione contrattuale degli agricoltori nella filiera.

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