Televisione

Polemiche a “Uno Mattina” su “riconoscibilità” dei gay. Concita Borrelli: “Non provate ad attaccarmi”. Commissioni Pari Opportunità Rai e Usigrai: “Luoghi comuni”

Concita Borrelli: "Ho i radar". La Commissione Pari Opportunità accusa: "Stereotipi e luoghi comuni sui gay in tv"

di F. Q.
Polemiche a “Uno Mattina” su “riconoscibilità” dei gay. Concita Borrelli: “Non provate ad attaccarmi”. Commissioni Pari Opportunità Rai e Usigrai: “Luoghi comuni”

Sabato infuocato per le polemiche sul dibattito andato in onda oggi, 27 settembre, a “Uno Mattina In Famiglia”: “Ma il gay come si riconosce?”. A formulare la domanda agli ospiti in studio, Alessandro Cecchi Paone e Concita Borrelli, è la giornalista Ingrid Muccitelli. Si sta disquisendo della manualità dei parrucchieri commentando un’altra notizia recente relativa alla richiesta da parte di un parrucchiere di Montesilvano, in Abruzzo, che nel cercare personale aveva chiesto che si trattasse di hair stylist omosessuali.

Muccitelli chiede allora alla sua ospite: “Un parrucchiere gay ha davvero tutta questa manualità, sensibilità e charme rispetto a un parrucchiere etero?” e Borrelli risponde: “Detto così mi fa i brividi”. La giornalista però continua: “Nella moda, la maggior parte delle persone comunque sono gay, ci sono pochissimi etero, così nella danza”. Poco dopo il quesito: “Ma il gay, come si riconosce?”. Concita Borrelli non esita a dire la sua: “Si riconosce, dai… usciamo da tutte le ipocrisie, io ho i radar”. Cecchi Paone che le siede accanto ribatte: “Tu lo riconosci..”, ma Borrelli non si ferma: “Basta un gesto, una parola, un ammiccamento della bocca, si vede…”.

I frame del dibattito rimbalzano sui social dove i commenti si moltiplicano: “è uno scherzo? Agghiacciante continuare a parlare in questo modo dell’omosessualità in TV, nell’anno domini 2025”.

Il Consigliere Natale del CdA Rai: “Battute sui gay indegne”

“Come si riconoscano i gay, e se esistano appositi radar per individuarli, non è tema che possa trovare ospitalità su una rete Rai. – ha dichiarato il Consigliere Roberto Natale del CdA Rai – Le battute andate in onda oggi dentro “Uno Mattina in Famiglia” sono semplicemente indegne del servizio pubblico. Quello che è stato spacciato per rifiuto dell’ipocrisia è invece una becera riproposizione di stereotipi e pregiudizi. Fare una tv “pop”– come fa spesso e con merito la trasmissione – non può significare scadere nel trash. C’è uno stile del servizio pubblico al quale attenersi anche nell’offerta rivolta all’audience più vasta. Non servono radar per riconoscerlo e praticarlo”.

Borrelli: “Non provate ad attaccarmi gratuitamente”

“A Uno Mattina Famiglia ho sottolineato che i gay non sono una categoria! Ho sottolineato che l’annuncio del parrucchiere di primo acchito è da brividi. Ho sottolineato che gli omosessuali hanno un senso estetico spiccatissimo. Attaccarmi gratuitamente? Non ci provate!”. Lo scrive sui social Concita Borrelli, giornalista ed autrice Rai che in un altro post su X precisa ancora: “Ho sottolineato il senso estetico, la sensibilità, il gusto indiscutibili degli omosessuali visto che mi è stata posta una domanda ben precisa (rivedete il video). Non ci provate nemmeno ad attaccarmi!”.

CPO Rai e CPO Usigrai: “Sequela di stereotipi e luoghi comuni”

“Un’altra pagina di servizio pubblico che sarebbe ridicola se non fosse tragica. – si legge nella nota diffusa dalle Commissioni Pari Opportunità Rai e Usigrai – Nel programma Uno mattina in famiglia di sabato 27 settembre, in un siparietto tra la conduttrice Ingrid Muccitelli e l’ospite Concita Borrelli sono stati riversati addosso a chi stava seguendo il programma una sequela di stereotipi e luoghi comuni sulle persone gay. Ci chiediamo in che modo la Rai sceglie le proprie collaboratrici e i propri collaboratori e se questi vengano informati, quando firmano il contratto, che i loro lauti compensi sono pagati dalle cittadine e dai cittadini, comprese le persone Lgbtqi+. Queste ultime, come minoranze, sono tutelate dal contratto di servizio e dal codice etico aziendale. Che provvedimenti intende prendere l’azienda?”.

Direzione Intrattenimento Daytime: “Clip postate sui social e appositamente ‘tagliate’ per suscitare reazioni negative”

“Nella puntata odierna di ‘Unomattina in famiglia’ abbiamo ripreso una notizia di cui si sono occupati molti organi di informazione negli scorsi giorni, – si legge nella nota della Direzione Intrattenimento Daytime – relativa a un annuncio di ricerca di personale da parte di un titolare di parruccheria che limitava la selezione ai soli candidati gay. Una ipotesi di discriminazione al contrario che ha suscitato molte polemiche. Ce ne siamo occupati per rimarcare l’improponibilità della richiesta, commentandola in primo luogo in studio con il giornalista Alessandro Cecchi Paone. In alcune clip postate sui social e appositamente ‘tagliate’ per suscitare reazioni negative, si attribuisce a Ingrid Muccitelli la domanda secca: ‘come si riconosce un gay?”. In realtà, la domanda era diversa e opposta rispetto al senso che risulta dopo averla tagliata. La domanda posta dalla conduttrice era questa esattamente: “In alcuni annunci di lavoro compaiono altre possibili discriminanti tipo, ‘è richiesta bella presenza’. Alessandro ma come si fa a capire, come in questo annuncio, se un candidato è veramente gay?” E ovviamente Cecchi Paone ha risposto “Non si può”. Tutto lo spazio è stato organizzato per criticare con una punta di ironia la surrealtà della pretesa dell’inserzionista. In ogni caso, se alcune risposte alle domande della conduttrice, per tono e contenuti, hanno ferito la sensibilità di qualcuno, ce ne rammarichiamo, ma non è nei nostri poteri dettare o controllare in anticipo le risposte che i nostri ospiti offrono alle domande messe in copione, se non si è subito replicato in modo netto a queste risposte, prendendone le distanze, ci scusiamo con i telespettatori”.

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