Televisione

“Il gay come si riconosce? Il parrucchiere gay ha davvero più sensibilità?”: dibattito choc a “Uno Mattina in famiglia”. Il consigliere Natale: “Battute indegne”

Nel corso della puntata in onda su Rai1 il 27 settembre un dibattito sull'omosessualità viene condotto con toni e modalità che hanno immediatamente suscitato sdegno in rete. Ecco che cosa è successo

di Emanuele Corbo
“Il gay come si riconosce? Il parrucchiere gay ha davvero più sensibilità?”: dibattito choc a “Uno Mattina in famiglia”. Il consigliere Natale: “Battute indegne”

“Ma il gay come si riconosce?”. Se lo chiede con una certa enfasi Ingrid Muccitelli, conduttrice di UnoMattina in Famiglia nella puntata in onda sabato 27 settembre su Rai1. Nel corso di un dibattito con la giornalista Concita Borrelli – che, tra le altre cose, è anche autrice del programma – e Alessandro Cecchi Paone si parla di omosessualità con toni che stanno suscitando clamore sui social.

Si sta disquisendo della manualità dei parrucchieri commentando un’altra notizia recente relativa alla richiesta da parte di un parrucchiere di Montesilvano, in Abruzzo, che nel cercare personale aveva chiesto che si trattasse di hair stylist omosessuali. “Un parrucchiere gay ha davvero tutta questa manualità, sensibilità e charme rispetto a un parrucchiere etero?” domanda la padrona di casa ai propri ospiti pescando a piene mani da stereotipi che, evidentemente, sono ancora duri a morire.

“Detto così mi fa i brividi” osserva poi la Borrelli in uno spezzone di puntata che già sta rimbalzando su X. Su RaiPlay l’intervento più esteso: “Detto così mi fa i brividi, nel senso che non è una categoria essere gay. Essere gay significa avere un orientamento sessuale diverso dagli etero. Che abbiano un’attitudine, che culturalmente e anche socialmente siano attrezzati ad avere un occhio più profondo, perché il gay in qualche modo ha un corpo maschile ma guarda molto al mondo femminile, questo fa la differenza. Un’attitudine al bello e all’estetica io lo riscontro. Il mio parrucchiere è etero, ritengo sia bravo, però devo dire che nei saloni e nelle maison la gran parte oggi sono omosessuali”.

“Perché nella moda la maggior parte delle persone sono gay?” domanda ancora Muccitelli passando in rassegna altri luoghi comuni. “Ci sono pochissimi etero, e così nella danza”.

Quindi uno dei passaggi maggiormente criticati dagli utenti: “Ma il gay come si riconosce?” chiede la conduttrice quasi scaldandosi nei toni. “Eh si riconosce, dai” replica Borrelli, “Usciamo da tutte le ipocrisie, si riconosce, almeno io ho i radar, basta un gesto, una parola, anche un ammiccamento della bocca, si vede, si vede…”. Alessandro Cecchi Paone ha affermato poi: “Ha ragione Concita, ci sono delle ragioni di sensibilità, di attenzione alla bellezza e all’estetica, però è anche vero che questa non è una legge. Volevo ricordare che mentre l’identità di genere è un dato biologico, l’orientamento sessuale può cambiare nel corso della vita come dimostro io, e non necessariamente si vede. Io volevo avvisare questo parrucchiere attenzione che magari in epoca di disoccupazione giovanile qualche etero va dicendo sono gay pur di avere il lavoro […] È pieno il mondo di soldati, camionisti gay”. Concita ha aggiunto: “Infatti riconosco pure quelli”. Cecchi Paone: “Ma non è vero, non è vero che per forza un gay debba fare solo certi mestieri e non altri”. Concita: “Non stiamo dicendo questo, però non facciamo la discriminazione al contrario, altrimenti veramente ci troviamo nei ristoranti, nei negozi…”.

Immediate le reazioni del popolo social. “Ma che meraviglia il 1991. Manca il polso rotto e ‘sono più sensibili’” osserva su X il giornalista Simone Alliva, “Agghiacciante, una tale carrellata di luoghi comuni e stereotipi che neanche nel 1982” scrive qualcun altro, “Cecchi Paone che si presta a questa latrina?” si domanda un altro ancora interrogandosi sul ruolo che il divulgatore, omosessuale dichiarato, avrebbe assunto nel dibattito.

Il Consigliere Natale del CdA Rai: “Battute sui gay indegne”

“Come si riconoscano i gay, e se esistano appositi radar per individuarli, non è tema che possa trovare ospitalità su una rete Rai. – si legge nella nota diffusa dal Consigliere del CdA Rai Roberto Natale – Le battute andate in onda oggi dentro “Uno Mattina in Famiglia” sono semplicemente indegne del servizio pubblico. Quello che è stato spacciato per rifiuto dell’ipocrisia è invece una becera riproposizione di stereotipi e pregiudizi. Fare una tv “pop”– come fa spesso e con merito la trasmissione – non può significare scadere nel trash. C’è uno stile del servizio pubblico al quale attenersi anche nell’offerta rivolta all’audience più vasta. Non servono radar per riconoscerlo e praticarlo”.

Borrelli: “Non provate ad attaccarmi gratuitamente”

“A Uno Mattina Famiglia ho sottolineato che i gay non sono una categoria! Ho sottolineato che l’annuncio del parrucchiere di primo acchito è da brividi. Ho sottolineato che gli omosessuali hanno un senso estetico spiccatissimo. Attaccarmi gratuitamente? Non ci provate!”. Lo scrive sui social Concita Borrelli, giornalista ed autrice Rai che in un altro post su X precisa ancora: “Ho sottolineato il senso estetico, la sensibilità, il gusto indiscutibili degli omosessuali visto che mi è stata posta una domanda ben precisa (rivedete il video). Non ci provate nemmeno ad attaccarmi!”.

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