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Selvaggia Lucarelli a Emanuela Fanelli: “Che pavidità. Che delusione. Bastava dire ‘non parlerò di Gaza per non perdere opportunità di lavoro'”. La replica dell’attrice

E la madrina di Venezia 82 ha risposto con una citazione di Troisi: "Io sono responsabile di quello che dico, non di quello che capisci tu". Ma la giornalista gli ha ricordato il gesto clamoroso del regista e attore nel 1981 contro la censura

di F. Q.
Selvaggia Lucarelli a Emanuela Fanelli: “Che pavidità. Che delusione. Bastava dire ‘non parlerò di Gaza per non perdere opportunità di lavoro'”. La replica dell’attrice

Sarò alla manifestazione per Gaza (Venice4Palestine, che si terrà al Lido il 30 agosto dalle 17, ndr), ma dal palco di Venezia 82 non dirò nulla”. È stata di parola la madrina Emanuela Fanelli ieri sera 27 agosto, durante la cerimonia di apertura della Mostra del Cinema di Venezia. E le sue parole, quelle non dette e quelle dette, non sono certo passate inosservate. La conduttrice de “Le Iene”, Veronica Gentili ha riposto alla co-protagonista di “C’è ancora domani” di Paola Cortellesi: “Questo non è il momento del distinguo. Non esistono contesti giusti o sbagliati nei quali affrontare la questione di un popolo che viene quotidianamente sterminato. I morti di Gaza scorrono come i granelli di sabbia di una clessidra che, se non ci sbrighiamo a trovare una soluzione a breve, sarà svuotata del tutto”.

E anche Selvaggia Lucarelli ha commentato le parole di Fanelli: “Pensavo fosse uno dei suoi personaggi di Una pezza di Lundini, invece era proprio lei, Emanuela Fanelli. Non so se mi imbarazza di più quel toccarsi i capelli e il dito compulsivamente alla parola ‘Palestina’ a mo’ di riflesso pavloviano, o se quella parte in cui dice che non parlerà di Gaza davanti a tutto il mondo, ma andrà alla manifestazione da privata cittadina. Perché è così imbarazzante parlare di queste cose ben vestita e ingioiellata a Venezia. Bene. In effetti di sue precedenti prese di posizione su Gaza, con semplice bigiotteria e una canotta Oviesse, è pieno così”.

E ancora: “Bastava dire ‘Non parlerò di Gaza per evitare casi diplomatici e perché voglio continuare a fare l’attrice senza perdere opportunità” (che poi è quello che hanno fatto tutti i suoi colleghi, con rare eccezioni, e che dopo 60mila morti firmano letterine sdegnate ma in gruppo eh, così li si nota di meno). Che pavidità. E che delusione”.

La Fanelli ha risposto: “Da pavida, prendo in presto le parole del grande Massimo Troisi: ‘Io sono responsabile di quello che dico, non di quello che capisci tu’”.

Lucarelli ha riposto postando un video di Massimo Troisi del 1981, quando decise di rinunciare al Festival di Sanremo perché il suo monologo era stato censurato. L’attore e regista aveva l’intenzione di affrontare temi come religione, politica e, in particolare, il devastante terremoto dell’Irpinia del 23 novembre 1980, che causò tremila vittime. Inizialmente la Rai sembrava aver concesso piena libertà creativa a Troisi, per poi successivamente ritirare il proprio consenso e modificare i termini dell’accordo precedentemente stabilito.

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