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Lo smartwatch lancia l’allarme “caduta”: elicotteri e squadre specializzate lo cercano per tutta la notte nei boschi, ma lui dormiva a casa. Ecco cosa è sccesso

Un grande spiegamento di forze, tra vigili del fuoco, 118, carabinieri e volontari, ha setacciato per ore una zona impervia sopra il paese

di F. Q.
Lo smartwatch lancia l’allarme “caduta”: elicotteri e squadre specializzate lo cercano per tutta la notte nei boschi, ma lui dormiva a casa. Ecco cosa è sccesso

Un allarme per una persona caduta in una zona impervia, un’imponente macchina dei soccorsi che si attiva in piena notte, con elicotteri, squadre specializzate e decine di uomini che setacciano un bosco per ore. E poi, la scoperta finale, tanto sorprendente quanto fortunata: l’uomo che tutti credevano ferito o in difficoltà, in realtà, dormiva sereno nel suo letto, ignaro di tutto. È la cronaca di un’operazione di ricerca e soccorso ad alta intensità, scattata ad Asso, in provincia di Como, per colpa di un orologio smart “caduto male”.

Tutto è iniziato alle 2:10 di questa notte, domenica 17 agosto. Al numero di emergenza 112 è arrivata una richiesta di soccorso generata automaticamente da un dispositivo da polso. Il messaggio, come riporta Repubblica, era laconico ma preoccupante: indicava la presenza di una persona caduta in una zona boschiva e impervia sopra l’abitato di Asso. Immediatamente è scattato il protocollo per le emergenze. Sul posto sono confluite squadre dei Vigili del Fuoco con mezzi fuoristrada da Canzo, Erba e Cantù, supportate da specialisti SAF (Speleo-Alpino-Fluviale) da Como e IMSI da Milano. Si sono mobilitati anche il personale del 118, con un elicottero che ha sorvolato l’area, una squadra di volontari del Soccorso Alpino e diversi agenti dei Carabinieri di Como.

Per oltre sei ore, nel buio della notte, decine di soccorritori hanno perlustrato l’area indicata, cercando l’uomo che si presumeva fosse ferito e bisognoso di aiuto. Le operazioni si sono concluse solo questa mattina, alle 8:20, con un esito che ha lasciato tutti di stucco. Dopo una serie di riscontri, la persona è stata finalmente rintracciata, ma non nel bosco. L’uomo era illeso e si trovava tranquillamente a casa sua, dove aveva passato la notte dormendo.

La causa del grande spiegamento di forze è stata quindi identificata: non era stato l’uomo a cadere, ma il suo smartwatch. Il dispositivo, cadendo all’interno dell’abitazione, ha attivato la funzione di rilevamento caduta e ha inviato in automatico la richiesta di soccorso al 112, con le coordinate GPS che indicavano la zona. Una chiamata partita per errore, che si è conclusa fortunatamente solo con un grande spavento e un sospiro di sollievo da parte dei soccorritori, ma che evidenzia una nuova sfida per le centrali di emergenza nell’era della tecnologia indossabile, dove anche un orologio che cade può mobilitare decine di uomini e mezzi.

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