Una figura “torreggiante e luminosa”, capace di passare con la stessa eleganza da un set fotografico di Helmut Newton agli studi della Rai, fino a diventare il fulcro della vita culturale e mondana di Napoli. Si è spenta a 62 anni, dopo aver combattuto a lungo contro un cancro, Federica Marchetti, donna poliedrica e amatissima, una delle protagoniste femminili della scena artistica partenopea. Giovanissima, la sua bellezza non comune fu catturata dall’obiettivo di un maestro della fotografia come Helmut Newton. Quegli scatti, in cui posò anche con lo stilista Ernesto Esposito, sono inclusi nel celebre volume da collezione “Sumo” edito da Taschen. Ma la professione di modella, per lei, fu solo un “divertissement” giovanile: divenne giornalista, per poi approdare in Rai, realizzando il suo sogno. Nel centro di produzione di Napoli divenne autrice e programmista regista, firmando programmi di grande successo come “Furore” e la soap opera da record “Un posto al Sole”. Parallelamente al suo lavoro in televisione, Federica Marchetti si costruì un’altra carriera, diventando una delle pierre (addette alle pubbliche relazioni) più esclusive della scena napoletana.
In queste ore di cordoglio, sono molti i messaggi di addio che si intrecciano sui social, tutti concordi nel ricordare una donna “volitiva, coerente, dal sorriso dolce, il tono di voce pacato ma risoluto”. Anche la lunga battaglia contro il cancro l’aveva affrontata con il suo “inconfondibile ottimismo”: lascia le figlie, Beatrice e Lorenza Della Volpe, e la sorella Lorenza, che “fino alla fine l’hanno incessantemente sostenuta nella sua battaglia e amorevolmente seguita”. I colleghi della Rai di Napoli hanno espresso le loro sentite condoglianze alla famiglia. Le esequie si terranno oggi, 14 agosto, alle ore 11, nella chiesa di Santa Maria di Piedigrotta a Napoli.
Il saluto di Germano Bellavia
Germano Bellavia ha salutato Federica Marchetti con un post pubblicato su Facebook. L’attore, che interpreta Guido Del Bue in “Un Posto al Sole” ha così scritto: “Ciao Fede grazie per la tua dolcezza, grazie per tutte le volte che mi hai salvato ogni volta che sbagliavo un verbo senza mai essere severa senza mai mortificarmi ma con estremo tatto e dolcezza”.
E poi ha aggiunto: “D’ora in poi mi sentirò meno sicuro non si è mai abbastanza grandi per abituarsi alla morte e ancora una volta sono impreparato farò di tutto per continuare a non accendere quella sigaretta… Da quando te lo dissi non ho più ripreso”.
