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Figuraccia nei play-out di Serie B: fumogeni e seggiolini in campo, Salernitana retrocessa a tavolino e Sampdoria salva

Dopo la retrocessione sul campo e il caso Brescia, il club blucerchiato ottiene la salvezza. Triste epilogo invece per i granata
Figuraccia nei play-out di Serie B: fumogeni e seggiolini in campo, Salernitana retrocessa a tavolino e Sampdoria salva
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Sono finiti come peggio non potevano sia il campionato di Serie B sia la stagione della Salernitana. In una doppia sfida “chiacchierata” prima, durante e dopo – vista la penalizzazione del Brescia che ha riscritto la classifica – il club campano retrocede in Serie C, mentre la Sampdoria rimane in B dopo aver visto il baratro. Si partiva dal 2-0 dell’andata in favore dei blucerchiati e il copione al ritorno è rimasto lo stesso: prima Coda, poi Sibilli hanno regalato un altro doppio vantaggio alla squadra di Evani. Da lì, non si è praticamente più giocato. Al 66esimo dalla curva granata è volato di tutto: petardi, fumogeni, seggiolini, oggetti di ogni tipo. L’intento era chiaramente mettere fine a una partita che rimarrà nella storia (in senso negativo) per la Salernitana. Doppia retrocessione in due anni. Dalla A alla C. Missione compiuta: l’arbitro prima sospende la partita, manda le squadre negli spogliatoi, poi si riprova a rientrare in campo ma il malcontento generale continua. Match sospeso definitivamente e 0-2 sul campo che è diventato inevitabilmente 0-3 a tavolino, con il giudice sportivo che ha decretato ufficialmente la retrocessione della Salernitana e di conseguenza la salvezza della Sampdoria, che resta in B. Ma più che un playout è stato un film. Horror.

La nota del giudice sportivo

Secondo la ricostruzione riportata dall’arbitro e dai suoi collaboratori alla Procura federale, “al 18′ del secondo tempo un gruppo di sostenitori della Salernitana, posizionati nel settore inferiore della Curva Sud, tentava di forzare il cancello di accessoal recinto di giuoco, non riuscendoci, a causa dell’intervento delle forze dell’ordine posizionatesi a protezione del varco. Subito dopo, nel settore Distinti lato Curva Sud, altri sostenitori della Salernitana, riuscivano a forzare il cancello di accesso al terreno di gioco senza riuscire ad entrare perché bloccati dagli steward e dalle forze dall’ordine. Successivamente, al 21′ del secondo tempo, la gara veniva sospesa temporaneamente a causa del lancio sul terreno e nel recinto di giuoco, in prevalenza dal settore Curva Sudma anche dai Distinti e dalla Tribuna, di numerosi petardi, fumogeni e seggiolini divelti dagli spalti. A causa del protrarsi di questa situazione il direttore di gara, dopo essersi confrontato con il responsabile dell’ordine pubblico, invitava le squadre a rientrare negli spogliatoi. Dopo circa trenta minuti, di concerto con tutte le parti, si rientrava sul terreno di giuoco per riprendere la partita ma, dopo pochi attimi, le intemperanze dei sostenitori della Salernitana riprendevano, costringendo pertanto il responsabile dell’ordine pubblico a disporre la sospensione definitiva della gara“.

Il “film” del playout di Serie B tra Sampdoria e Salernitana

I verdetti sul campo, il caso Brescia, lo slittamento delle date, il cambio avversario, l’intossicazione dopo l’andata e la sospensione finale. L’ultimo mese della Salernitana (e in generale della Serie B) sono stati un film. Ma facciamo un passo indietro: è il 13 maggio, la Sampdoria pareggia 0-0 contro la Juve Stabia ed è aritmeticamente retrocessa in Serie C. I verdetti definitivi sono: Brescia salvo, Salernitana e Frosinone ai playout. Da lì a pochi giorni però scoppia il caso Brescia. Il club del presidente Cellino viene deferito dalla FIGC per presunte irregolarità nei pagamenti di contributi Irpef e Inps: viene sanzionato con 8 punti di penalizzazione, dei quali 4 da scontare nella stagione attuale. Tradotto: Brescia in C, Frosinone salvo e Sampdoria non più retrocessa ma avversaria della Salernitana ai playout. Tra ricorsi vari, i playout slittano al 15 giugno.

La Samp – a causa del peggior piazzamento – gioca la prima in casa e sa di non poter sbagliare. 2-0 il finale al “Ferraris” con gol di Meulensteen e Curto. Alla fine di quel match, al rientro a Salerno, 21 tesserati tra staff e calciatori della Salernitana hanno un’intossicazione alimentare dopo aver mangiato del riso e vengono ricoverati in ospedale. Il club chiede lo slittamento del ritorno: accettato. Anziché venerdì si gioca domenica. La Salernitana parte forte: Soriano sfiora il gol, poi Ferrari segna ma la rete viene annullata. La Samp la sblocca qualche minuto dopo e segna lo 0-2 a inizio secondo tempo. Da lì non ha più senso parlare di calcio: fumogeni, petardi e seggiolini in campo. Match sospeso definitivamente e club campano che retrocede in C nel modo peggiore possibile.

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