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Scontro OpenAI-Meta: Sam Altman accusa Zuckerberg di “offerte da oltre 100 milioni” per rubare talenti

Il tentativo si è rivelato per il momento fallimentare: nessuno dei collaboratori ha deciso di accettare. Tra le mosse di Meta anche un piano di investimento da 60 miliardi di dollari per diventare leader nell'intelligenza artificiale
Scontro OpenAI-Meta: Sam Altman accusa Zuckerberg di “offerte da oltre 100 milioni” per rubare talenti
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Tra Sam Altman e Mark Zuckerberg non corre buon sangue. L’amministratore delegato di OpenAI ha accusato l’omologo di Meta di aver tentato di rubare talenti dalla sua società offrendo cifre da capogiro pur di accaparrarsi le menti migliori esperte di intelligenza artificiale. Secondo Altman, le proposte sarebbero arrivate a 100 milioni di dollari nel tentativo – fallito – di attrarre i dipendenti nel team del gruppo di cui fanno parte Facebook e Instagram. “È pazzesco – ha commentato l’inventore di ChatGPT – Sono davvero contento che almeno finora nessuno dei nostri migliori collaboratori abbia deciso di accettare”.

Le mosse di Meta per competere nella corsa all’intelligenza artificiale con i rivali OpenAI, Google e Microsoft non finiscono qui. A inizio anno, Zuckerberg ha annunciato che nel 2025 l’azienda avrebbe investito almeno 60 miliardi di dollari, con l’ambizione di diventare leader in questo settore. Risale alla settimana scorsa, invece, l’accordo da oltre 10 milioni di dollari con Scale AI, specializzata nell’etichettatura dei dati utilizzati nell’addestramento di modelli di intelligenza artificiale. Secondo quanto riportato dai media statunitensi, Meta ha anche offerto stipendi annuali a nove cifre ai dirigenti di Scale AI.

“Ci sono molte cose che apprezzo di Meta come azienda. Ma non credo che siano un’azienda particolarmente innovativa”, ha chiosato Altman.

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