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Diciottenne di origine marocchine vessata perché vuole vivere “all’occidentale”: padre arrestato per maltrattamenti

La ragazza aveva denunciato i genitori ed era stata collocata in una struttura protetta. Il padre l'ha rintracciata e seguita. Per lui è scattato il divieto di avvicinamento alla figlia con braccialetto elettronico
Diciottenne di origine marocchine vessata perché vuole vivere “all’occidentale”: padre arrestato per maltrattamenti
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I genitori le impedivano di uscire e di frequentare persone che non fossero parenti, le dicevano come vestirsi e le imponevano limitazioni in ogni aspetto della sua vita. Anche incontrarsi con un’amica le era vietato e veniva picchiata e minacciata ogni volta che contraddiceva i genitori. Una 18enne nata e cresciuta a Padova, di origini marocchine, ha quindi denunciato i genitori ed è stata collocata in una struttura protetta. Il padre l’ha rintracciata e seguita ed è stato per questo arrestato in flagranza per maltrattamenti: il gip ha convalidato l’arresto disponendo il divieto di avvicinamento alla figlia con braccialetto elettronico.

La ragazza lo scorso 5 giugno, appena compiuti i 18 anni, stanca delle vessazioni aveva deciso di denunciare alla polizia il padre e madre che oltre a malmenarla le limitavano la libertà e le scelte di vita. La squadra Mobile ha quindi avviato indagini, accertando che alla giovane veniva impedita ogni forma di frequentazione oltre la scuola e i parenti e le venivano imposte regole molto rigide per quanto riguardava il comportamento da osservare in casa e l’abbigliamento da indossare. Aveva per questo tentato di allontanarsi dalla casa familiare, ma le era stato sempre impedito con la forza.

Così la procura euganea aveva deciso che fosse trasferita in una struttura protetta. Alcuni giorni fa il padre l’ha però incontrata mentre si vedeva con due amici, anche loro appena maggiorenni. L’ha strattonata e trascinata, nonostante l’intervento degli amici che sono stati aggrediti, scaraventati a terra e minacciati di morte se si fossero avvicinati ulteriormente. Poi si è allontanato portandosi via la figlia. I ragazzi hanno chiamato il 113 che ha attivato un piano d’intervento mandando sul posto alcune pattuglie della Squadra Mobile e della Digos e allertato la Polizia di frontiera e ferroviaria. Dopo un paio di ore, gli agenti hanno rintracciato a casa dei familiari la 18enne: il padre voleva riportarla in Marocco. Nell’auto del 50enne è stato trovato un cannocchiale col quale controllava i movimenti della figlia e dei piccoli coltelli, sottoposti a sequestro penale. La giovane ragazza è stata riportata nella struttura protetta.

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