È un’intervista esclusiva pubblicata dal Daily Mail quella a Jamie-Lee Arrow, la figlia dell’uomo noto come “il cannibale di Skara”. Nel 2010, Isakin Jonsson ha ucciso la sua fidanzata Helle Christensen, l’ha decapitata e ha mangiato parti del suo corpo. Christensen non era la mamma biologica di Jamie, ma si volevano molto bene. Helle aveva altri cinque figli.
Condannato, Jonsson è stato internato in un ospedale psichiatrico dal quale però ha continuato a fare palare di sé, non solo in Svezia. Nel dicembre 2011 si è fidanzato con Michelle Gustafsson, nota ai media come “la Donna Vampiro”, anche lei assassina e internata nello stesso ospedale psichiatrico. I due hanno iniziato a scrivere un blog utlizzando i computer dell’ospedale, nel quale parlavano dei loro crimini usando toni beffardi. L’episodio ha spinto il parlamento svedese a proporre una mozione per vietare l’uso di internet ai pazienti ricoverati in istituti psichiatrici.
Jamie-Lee Arrow, la figlia di Jonsson, si è raccontata al Daily Mail in un’intervista messa online il 14 giugno 2025: “Mio padre mi ha fatto il lavaggio del cervello sin da quando avevo tre anni. Mi ha sempre esposta al lato oscuro: il diavolo, i demoni, gli spiriti maligni. Era la mia realtà quotidiana. Preparava la mia mente“. Poco tempo fa ha rincontrato il “cannibile di Shaka” per via di. un documentario per Investigation Discovery e per un momento ha pensato che fosse cambiato: “Ha iniziato a piangere e mi ha abbracciata. Sembrava felice di vedermi. Ho voluto credere che fosse cambiato ma poco dopo mi ha mandato un messaggio orribile, in cui minacciava me e la mia famiglia se l’avessi contattato di nuovo. Così ho deciso: non potrà mai più far parte della mia vita. Sarà sempre una presenza nella mia mente, ma per il bene dei miei figli, non lo rivedrò mai più”.
Arrow oggi ha 23 anni e due figli. E il racconto torna al momento dell’omicidio, quando lei aveva solo nove anni: “Helle mi cucinò un pasto. Le sue ultime parole furono: ‘Goditelo, perché è l’ultima volta che cucino per te, lui mi ucciderà’. E io le credetti”. Jamie-Lee la mattina andrò a casa della nonna. Di lì a poco, l’efferato omicidio. Per anni però, la ragazza ha continuato a mantenere un legame col padre, come fosse in qualche modo plagiata e a usare alcol e droghe: “Mia mamma Janette (con lei in una foto, nell’altra è insieme al marito, ndr) mi ha salvata, e i miei figli. Mi sono data nove mesi per diventare la versione migliore di me. Ce l’ho fatta, anche se ho ancora delle giornate difficili“. A breve, Arrow sogna di trasferirsi in Portogallo con la sua famiglia.