Troppa fretta di andare in ferie? All’oratorio chiudono tutto e si “dimenticano” gli arbitri nel centro sportivo

Giugno, ultimi scampoli di pallone prima che la bestialità si trasferisca dai campacci di provincia alle spiagge tra panze e tatuaggi discutibili. Perciò in questo lungo mese di chiusura attività bestiali è opportuno mettere in ordine tutto e non far mancare nulla: provando a cancellare le prove di malefatte e brutte azioni, chiudendo bene i campi non importa con chi dentro, sparando quando si vince qualcosa e picchiando qualcuno quando invece si è perso…ovviamente equivocando nel peggiore dei modi tutto ciò che si è detto finora.
MA PER CHI TIFI?
In un video che arriva dall’Argentina si vede un videomaker all’esterno dello stadio dell’Independiente che commenta la sconfitta de los rojos nella semifinale contro l’Huracan. Ha iniziato a dire cose come “Ecco questo accade quando si dice che eravamo già in finale”, “La gente diceva che con la semifinale in casa eravamo già qualificati”, “Le partite si giocano prima di dare sentenze”. E così è partita la rabbia dei tifosi “Ma per chi tifi?” gli chiedevano i più gentili, altri sentendosi provocati lo hanno insultato, è finita con la telecamera rotta.
OCCULTARE LE PROVE
Cartellini, taccuini: roba che scotta quando hai qualcosa da farti perdonare, e allora non resta che provare a distruggere le prove, come nel caso di Ivan Alberti del Centro Storico Lebowski, Promozione Toscana, squalificato fino a febbraio 2026 perché: “Offendeva il D.G. e quindi, con il movimento del braccio, lo colpiva sulla mano sx facendogli cadere il taccuino. Di poi, mentre l’arbitro tentava di notificargli l’espulsione, sempre con il braccio, colpiva di nuovo sulla mano dx il D.G. facendogli cadere a terra il cartellino. Tali gesti non comportavano conseguenze”.
GLI SPARI SOPRA
Come si festeggiano le vittorie, dagli Scudetti a quelle del torneo intercondominiale? Coi fuochi d’artificio, ovviamente, che gli sconfitti ti vedano da lontano. Tuttavia è facile equivocare, dallo “sparare i fuochi” allo “sparare e basta” ci passa effettivamente poco come ha dimostrato anche Coutinho: mentre stava realizzando una intervista con la maglia del Vasco Da Gama poco distante si sono sentiti nitidamente degli spari, nel senso di veri e propri colpi d’arma da fuoco, con lui che però non si è spaventato ma ha semplicemente sorriso. E per quanto attiene ai proiettili nessuna vittoria di torneo o promozione in III categoria: la polizia brasiliana stava sgomberando una casa a poca distanza.
SI VA IN FERIE
Ricordate la scena del film con Paolo Villaggio in cui Fantozzi e colleghi aspettano febbrili che gli uffici chiudano per ferie, lanciandosi addirittura dalle finestre per andare via prima? Ecco, è accaduto qualcosa di simile all’Oratorio Maria Regna Asd (Seconda Categoria Lombardia), società multata di 50 euro perché “Per mancata assistenza alla terna arbitrale, avendoli chiusi nel centro sportivo”. La fretta di andare in ferie e chiudere tutto…e si sono dimenticati gli arbitri nel centro sportivo.