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Presidenziali Polonia, è il giorno del ballottaggio tra il moderato Trzaskowski e il nazionalista Nawrocki: decisiva l’ultradestra

Le conseguenze del voto alle Presidenziali polacche andranno oltre i confini nazionali, influenzando gli equilibri in Europa e Nato
Presidenziali Polonia, è il giorno del ballottaggio tra il moderato Trzaskowski e il nazionalista Nawrocki: decisiva l’ultradestra
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L’ultradestra ha avuto due settimane per pensarci: andare in ordine sparso, astenersi o appoggiare i nazionalisti di Diritto e Giustizia? Oggi, 1 giugno, i suoi sostenitori torneranno alle urne per il ballottaggio delle Presidenziali tra il sindaco di Varsavia, Rafal Trzaskowski, e lo storico del Pis, Karol Nawrocki, consapevoli che saranno determinanti per l’esito del voto. Astenersi e, quindi, favorire l’ala moderata, oppure spostare il proprio sostegno sui nazionalisti che con la vittoria rimarrebbero alla Presidenza mantenendo la rottura tra la prima carica dello Stato e il primo ministro Donald Tusk?

Le conseguenze di questa scelta avranno conseguenze non solo per il futuro prossimo della Polonia, ma anche per gli equilibri all’interno dell’Unione europea, dove il Paese rimane il quinto per numero di abitanti e con una posizione geografica determinante per la gestione del dossier Russia-Ucraina, e della Nato.

Da un lato c’è il 53enne Trzakowski, liberale ed europeista sostenuto dalla coalizione centrista al governo che al primo turno ha ottenuto la maggioranza relativa col 31,2% dei voti. Dall’altro il 42enne Nawrocki, conservatore radicale appoggiato dal partito d’opposizione Diritto e Giustizia (PiS) che si è fermato poco dietro nei consensi al 29,7%. Gli ultimi sondaggi li danno entrambi molto vicini, intorno al 46%, ma determinanti saranno le scelte dell’ultimo minuto a destra, dove i sostenitori dell’ultranazionalista Slawomir Mentzen e del leader dell’ultradestra Grzegorz Braun insieme pesano per il 22% delle preferenze, 15% il primo e 7% il secondo.

Entrambi i candidati hanno cercato il loro endorsement nel tentativo di racimolare più voti possibili. In queste due settimane Nawrocki ha firmato in diretta un documento con otto richieste, tra cui il veto all’ingresso dell’Ucraina nella Nato, mentre Trzaskowski si è detto disponibile solo su alcuni punti, ribadendo invece il sostegno a Kiev e ai diritti Lgbtq+, tema delicato in un Paese fortemente cattolico. Quale sia la strategia vincente lo si scoprirà nella serata di domenica: alle 21 chiudono i seggi e poco dopo si conoscerà il nome del nuovo presidente della Polonia.

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