Televisione

Bocchino accusa Jebreal sul Nove: “Lei è antisemita”. “È ubriaco o pazzo? Vuole delegittimare il genocidio”

Duro scontro in studio tra il direttore editoriale del Secolo d'Italia e la giornalista e scrittrice

di F. Q.

Durissimo scontro nello studio di Accordi&Disaccordi, il talk condotto da Luca Sommi sul Nove, fra Italo Bocchino e Rula Jebreal. Se già dal titolo del libro della scrittrice – “Genocidio” (ed. Piemme) partono le prime scintille, è con l’accusa del direttore editoriale del Secolo d’Italia alla giornalista (che ha passaporto israeliano ed è sposata con un ebreo americano, ndr) di “avere “un profondo antisemitismo” che si dà fuoco alle polveri. Nel talk condotto da Luca Sommi il giornalista ha prima chiesto alla Jebreal di condannare Hamas – “L’ho fatto alla Cnn, l’ho fatto in Italia, l’ho fatto ovunque”, ha risposto la scrittrice sostenendo per l’ennesima volta che “Hamas ha compiuto crimini contro l’umanità e per questo vanno processati i suoi membri, non sterminati tutti quanti”. Poi Bocchino ha detto di non aver sentito una parola sul fatto che “l’esistenza di Israele non può essere messa in discussione”, ma Rula Jebreal nata ad Haifa da genitori palestinesi, cittadina israeliana, ha risposto: “E’ il mio Stato, è il mio governo! Lei da italiano mette in discussione l’esistenza dell’Italia? E’ veramente assurdo”. Infine Bocchino ha accusato Jebreal di non aver condannato gli episodi da lui riportati, come il cartello sulla porta di un negozio a Milano (in questo caso il cartello in ebraico riportava la scritta “Israeliani sionisti non siete benvenuti” e non, come ha detto Bocchino in trasmissione “ebrei non siete i benvenuti”, ndr) o l’episodio, molto strumentalizzato, della pizzeria a Napoli, storie che, però, la giornalista vivendo in America non poteva conoscere nel dettaglio. “Lei non ha la sensibilità di rispondere, lei non ce l’ha perché ha un profondo antisemitismo“, ha affermato l’ex deputato finiano facendo calare il gelo in studio. “Ma come?”, ha chiesto Sommi. “Ma lei è pazzo, lei è ubriaco o pazzo! Lei accusa me di antisemitismo – ha sbottato Jebreal – Si vergogni! Si vergogni! Ho parte della famiglia fatta di ebrei scappati dalla Germania… Lei sta usando la questione dell’antisemitismo per delegittimare il lavoro sul genocidio. Lei è una vergogna umana“.

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