Trending News

Eurovision, il direttore Green replica in una lettera alle critiche sul voto: “Più di 60 persone supervisionano il processo in ogni Paese. Il sistema ha regole ferree e molteplici livelli di sicurezza”

Nella lettera viene specificato che ogni anno, a giugno, vengono analizzati i dati in modo da capire quali decisioni prendere perché le regole e i sistemi di votazione tengano conto anche di progressi tecnologici e influenze esterne

di Gabriele Scorsonelli
Eurovision, il direttore Green replica in una lettera alle critiche sul voto: “Più di 60 persone supervisionano il processo in ogni Paese. Il sistema ha regole ferree e molteplici livelli di sicurezza”

Con la vittoria di JJ per l’Austria con il brano “Wasted Love” è calato il sipario sull’Eurovision Song Contest 2025. Le polemiche, però, non accennano a terminare. Yuval Raphael, in gara per Israele con la ballata “New Day Will Rise”, ha conquistato il televoto, arrivando poi seconda nella classifica finale. Ma, per le giurie, la canzone era solo 14esima e le emittenti pubbliche di Paesi come Irlanda, Paesi Bassi, Belgio, Spagna, Islanda e Finlandia hanno messo in dubbio l’equità del sistema di voto. Le richieste: chiarimenti o un report completo.

Israele ha ottenuto il massimo punteggio (12 punti) dal pubblico di nazioni come Belgio, Paesi Bassi, Spagna e Regno Unito. Irlanda e Finlandia, invece, ne hanno assegnati 10. Tutti vogliono fare luce su questa storia. L’emittente irlandese Rté ha chiesto la pubblicazione dettagliata dei dati del televoto, mentre la spagnola Rtve ha annunciato di voler proporre una revisione dell’intero sistema di voto popolare. Fulcro delle critiche è la possibilità per ogni spettatore di votare fino a 20 volte tramite chiamate, sms o app. Sulla questione si è esposta anche la deputata fiamminga Katia Segers, specificando che, per lei, il sistema “favorisce la manipolazione”. Il premier spagnolo Pedro Sanchez, invece, ha chiesto l’esclusione dello Stato ebraico dalla competizione, come è accaduto tre anni fa per la Russia dopo l’invasione dell’Ucraina.

“Più di 60 persone per Paese controllano i voti” – A cercare di chiarire la situazione e placare la polemica, questa mattina, è intervenuto il direttore dell’Eurovision Song Contest Martin Green, che ha pubblicato una lettera aperta rivolta alla community di Eurovision (media, emittenti, fan). “Desidero congratularmi nuovamente con il vincitore JJ e il team di ORF (azienda nazionale della radiotelevisione austriaca, ndr). La sua performance e la sua canzone hanno vinto il concorso in modo giusto, chiaro e valido, e vogliamo assicurarci che le discussioni collaterali non offuschino questo straordinario risultato. Il sistema di voto dell’ESC include molteplici livelli di sicurezza e un insieme completo di regole per garantire un risultato valido. Il nostro partner per il voto, Once Germany GmbH, utilizza sistemi ridondanti e molteplici piattaforme per assicurare la corretta trasmissione dei voti al sistema centrale”, si legge nel comunicato. Il meccanismo, secondo quanto spiega Green, è a prova di truffe: “Vengono utilizzati sistemi appositamente progettati per monitorare e prevenire frodi. Più di 60 persone a Colonia e altre a Vienna e Amsterdam supervisionano il processo di voto in ogni Paese e mantengono un contatto diretto con i partner di telecomunicazioni e trasmissioni a livello globale. Tutti i risultati sono verificati attraverso il principio degli 8 occhi (un sistema di controllo interno che coinvolge più persone o passaggi in un processo e richiede approvazione o revisione per ogni decisione, ndr) da parte dell’amministratore delegato e dei dipendenti senior di Once, che collettivamente vantano oltre 40 anni di esperienza nel voto. Il sistema di monitoraggio EY supervisiona e autentica i risultati. Ogni decisione relativa agli esiti è documentata e valutata. L’intero processo, inclusi il calcolo dei risultati della piattaforma e i risultati del voto, è accuratamente esaminato e verificato da EY.”.

“Analizziamo ogni anno i dati dei partner di voto” – Sulle aspre critiche riguardo i voti online o tramite sms e chiamate, viene precisato: “Questi voti mostrano evidenze della motivazione di comunità o diaspore intorno a determinati concorrenti. Può avvenire per molte ragioni, tra cui attributi e storie personali, affiliazioni geografiche e questioni attuali. Storicamente, l’ESC è stato aperto a questo fenomeno, come lo sono altre competizioni canore, musicali e reality show”. Nella lettera è specificato anche che ogni anno, a giugno, vengono analizzati i dati forniti dal partner di voto in modo da capire quali decisioni prendere perché le regole e i sistemi di votazione restino sicuri, tenendo conto anche di fattori come progressi tecnologici e influenze esterne. Inoltre, fa sapere il direttore dell’Eurovision, l’EBU (Unione Europea di Radiodiffusione) esaminerà le campagne di promozione a favore dei rappresentati di ogni Paese, organizzate dalle diverse delegazioni e da parti associate: “È consentito dalle nostre regole e serve a celebrare gli artisti, aumentarne il profilo e lanciare carriere future – ed è un aspetto che fa parte dell’industria musicale –, ma vogliamo assicurarci che tale promozione non influisca in modo sproporzionato sulla mobilitazione naturale delle comunità e delle diaspore che osserviamo in tutte le platee dell’intrattenimento”.

“I 20 voti disponibili? Non ci sono prove che orientino il risultato finale”– Nella lettera, Green risponde infine alle critiche sulla possibilità, per gli spettatori, di votare 20 volte per il proprio artista preferito. “Il sistema è progettato per garantire che il pubblico di tutte le età possa votare per più di una delle sue canzoni preferite. Attualmente non ci sono prove che ciò influisca in modo sproporzionato sul risultato finale, ma la questione è stata sollevata e quindi la esamineremo. L’EBU e io, come sempre, coinvolgeremo i nostri Membri per raccogliere le loro opinioni su questo e altri argomenti”.

CASA BIANCA-ITALIA

di Alessandro Orsini 18.50€ Acquista
Successivo
Successivo
Playlist

Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione