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Le novità in tema di caccia sono anche stupide

Le doppiette già votano i partiti di destra oggi, quindi che bisogno c’è di fargli un’ulteriore marchetta? In termini di premio elettorale, dove sta il senso?
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Come affermo anche nel mio ultimo saggio, chi fa politica oggi spesso ha scelto questa strada per arricchirsi facilmente; oppure è solo la longa manus di qualche lobby; ma spesso (condizione che non esclude le altre, ma anzi le integra) è solo stupido. Lo dimostra il ddl che questo quotidiano ha potuto visionare in materia di attività venatoria, ossia di caccia. Si tratta di tutta una serie di aperture all’uccisione degli animali selvatici, dopo che già con la legge di bilancio dell’anno scorso si era modificata in peggio la normativa sulla caccia. Aperture già del resto preannunciate dal cognato di Meloni.

Caccia in aree demaniali, obbligo delle Regioni di limitare il territorio protetto al massimo al 30% (quando l’Europa chiede al minimo il 30%); innocuizzazione dell’Ispra, vista come un ostacolo alla caccia, quando invece è organo scientifico ausiliario del Ministero dell’Ambiente; caccia nelle aree demaniali, e quindi anche nelle spiagge; nessuna regola nelle aziende private; aumento dei periodi di caccia. Sono solo alcune delle novità che molto probabilmente verranno introdotte, visto che la destra ha i numeri per farlo.

Ma torniamo alla stupidità. Stupidi, solo stupidi i politici, questa volta di destra (una volta i cacciatori erano invece affiliati al PCI, a dimostrazione del fatto che della natura non è mai fregato nulla a nessun partito). Gli animali selvatici – al di là di ogni valutazione non antropocentrica – contribuiscono alla salvaguardia dell’ambiente e quindi alla nostra vita. È in considerevole aumento il turismo dolce, che ovviamente non gradisce che si spari dove si reca.

I cacciatori sono una razza in via di estinzione, per fortuna, come molte delle specie che cacciano, e comunque sono un’esigua minoranza. E se proprio volessimo fare un discorso brutale, in termini di voto sarebbe più premiante accontentare chi ama la natura piuttosto che chi la distrugge. Ma soprattutto: le doppiette già votano i partiti di destra oggi, quindi che bisogno c’è di fargli un’ulteriore marchetta? In termini di premio elettorale, di ritorno di voti, dove sta il senso di questo preannunciato ecocidio?

Infine, incommentabile l’articolo che ridefinirebbe la caccia come “attività sportivo-motoria con importanti ricadute sociali, culturali ed economiche e che concorre alla tutela della biodiversità e dell’ecosistema”. Non sono solo stupidi, ma anche straparlano.

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