Elezioni Polonia, sarà ballottaggio tra il moderato Trzaskowski e il nazionalista Nawrocki (che vuole voti di ultradestra)

I moderati, in Polonia, adesso tremano davvero. Gli ultranazionalisti, invece, sperano di conservare la prima carica dello Stato. La vittoria al primo turno delle Presidenziali ha un sapore più amaro che dolce per Rafal Trzaskowski, il sindaco filo-Ue di Varsavia candidato di Piattaforma Civica, il partito del premier Donald Tusk. Stando ai dati più aggiornati, la vittoria del primo cittadino della capitale sul membro del partito nazionalista del Pis, Karol Nawrocki, è arrivata per pochi punti percentuali: 31,2% dei voti, rispetto al 29,7%. Ma a fare paura ai moderati sono i numeri dell’ultranazionalista Slawomir Mentzen e del leader dell’ultradestra Grzegorz Braun che insieme hanno raccolto il 22% delle preferenze. Voti che al ballottaggio potrebbero unirsi a quelli di Nawrocki.
Appuntamento fissato al 1 giugno, quando i due candidati si sfideranno nel testa a testa che consegnerà al paese il suo nuovo presidente. Un voto fondamentale non solo perché con esso si elegge la prima carica dello Stato, ma perché la vittoria dell’uno o dell’altro decideranno se Presidenza ed esecutivo si riuniranno politicamente o, come nel caso di Duda e Tusk, rimarrà la divisione tra Piattaforma Civica e Pis. Proprio il candidato nazionalista ha ringraziato i suoi elettori, affermando che una vittoria al secondo turno impedirebbe all’attuale coalizione di “monopolizzare” il potere in Polonia. “Questo risultato dimostra quanto dobbiamo essere forti e determinati”, ha detto invece Trzaskowski ai sostenitori allo stadio di Sandomierz, nella parte orientale del Paese. Il risultato è fondamentale anche per la salvaguardia del diritto all’aborto e delle minoranze sessuali nel Paese.
Niente, però, è ancora deciso. Se la logica vorrebbe una migrazione dei voti dell’ultradestra unita in favore del candidato del Pis, proprio dai Conservatori europei polacchi nei giorni scorsi era trapelata prudenza, come raccolto da Ilfattoquotidiano.it: non c’è certezza che le parti riescano a trovare un accordo per arrivare a precise indicazioni di voto. Tra i moderati, però, c’è poco ottimismo: come raccolto da Ilfattoquotidiano.it, ci si aspettava di ottenere un distacco superiore al 5%, comunque insufficiente a garantire a Piattaforma Civica la vittoria al secondo turno. Adesso, però, dovranno presentarsi al ballottaggio con soli 1,5 punti sopra al proprio avversario.