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Tajani in fuga dal Parlamento su Gaza. L’informativa “urgente”? Il 28 maggio. Il Pd: “Speriamo ci sia ancora la Striscia”

L'assenza del ministro degli Esteri in Aula diventa un caso. Mentre Israele parla di "invasione imminente", la sua relazione è fissata per fine mese. Il M5s: "Quanto ancora dobbiamo pietire la sua presenza"
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Il ministro degli Esteri Antonio Tajani andrà a riferire in Parlamento sulla situazione di Gaza “entro fine mese“, cioè entro due settimane, “quando ci sarà il calendario (dei lavori parlamentari, ndr)”. La risposta del vicepremier arriva dopo le numerose richieste delle opposizioni: “Non c’è problema, sono sempre andato. Basta vedere quante volte sono andato in Parlamento. Il resto è soltanto propaganda. Ogni giorno chiedono che uno vada a riferire di qualcosa”. In attesa della agognata informativa il ministro parla fuori dalle Camere della catastrofe umanitaria nella Striscia, dalla (necessario copia e incolla dall’agenzia di stampa) “assemblea generale dell’Italy-Japan Business Group”. Dice Tajani: “La nostra proposta coincide con quella dei paesi arabi ed è alternativa alla proposta e all’azione israeliana. Io credo che sia giunto il momento di deporre le armi e di lavorare per costruire la pace così come detto Papa Leone XIV”. Parole che però non trovano ancora ospitalità in Parlamento. “Leggo che il ministro Tajani, evidentemente nervoso, attacca le opposizioni colpevoli di chiedere con insistenza che il governo riferisca in aula – risponde Francesco Boccia, capogruppo del Pd in Senato – Informo Tajani che è urgente e necessario sapere quale è la posizione del governo. Oggi Netanyahu ha affermato che ‘nei prossimi giorni l’esercito israeliano entrerà con tutta la sua forza a Gaza nei prossimi giorni’. Ora apprendiamo che Tajani sarà alla Camera il 28 maggio. Speriamo che Gaza, quando Tajani ci farà la cortesia di venire in Senato, ci sia ancora”.

Oggi d’altra parte si è verificato di nuovo il miracolo che la richiesta della sua presenza in Aula per un’informativa ha unito tutte le opposizioni (fino a Italia Viva), spinte soprattutto dalle dichiarazioni dell’esercito e dello Stato di Israele – primo il capo del governo Benyamin Netanyahu – che parlano di una imminente invasione di Gaza. “Io mi chiedo per quanto tempo ancora dobbiamo pietire la presenza del ministro degli Esteri in quest’aula su un tema drammaticamente urgente e che coinvolge le nostre coscienze – interviene Stefano Patuanelli, capogruppo del M5s a Palazzo Madama – A Gaza è in corso un genocidio, una deportazione di massa: i piani di Netanyahu sono piani criminali. Il ministro Tajani ha il dovere di venire in aula e dirci quale sia la posizione del governo su Gaza. Vogliamo sapere oggi la data dell’informativa: noi siamo qui ad aspettare”.

Il capogruppo del Pd Francesco Boccia aggiunge: “Il ministro Tajani ha lamentato di non essere stato chiamato, io chiedo ai presidenti dei gruppi di maggioranza di essere testimoni della richiesta insistente di tutti i gruppi di opposizione. Probabilmente il governo si è occupato d’altro e non ha seguito i lavori parlamentari, non sarebbe la prima volta. Chiediamo con urgenza in questi giorni, in questa settimana, un’informativa completa”.

“Non è possibile – continua Boccia -, e anche la maggioranza dovrebbe sentire la nostra stessa necessità, che veniamo informati solo dai media. Si tratta di una tragedia che riguarda oltre 2 milioni di sfollati, 470mila persone in imminente pericolo di morte per fame di cui 71mila bambini e 17mila madri. Non è accettabile, siamo il Parlamento della Repubblica. Preghiamo quindi la presidenza del Senato di garantire un’informativa urgente in aula questa settimana, domani o giovedì e quando il ministro Tajani verrà sarà comunque troppo tardi, visto che sono settimane che chiediamo l’informativa e da mesi chiediamo che le nostre mozioni diventino oggetto di dibattito parlamentare”.

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