In un quartiere residenziale di Coachella, in California, un cane ha atteso invano il ritorno di chi l’aveva abbandonato. Per giorni, settimane, forse di più, è rimasto nello stesso angolo, fissando la strada. Nessuno si è fermato. Nessuno gli ha dato acqua, né cibo. Per sopravvivere ha iniziato a mangiare sabbia e terra. È stata Faith Easdale, attivista e soccorritrice, a salvarla. L’ha vista rannicchiata sotto un albero mentre aiutava un altro animale in difficoltà e ha capito subito la gravità della situazione. Poi la scelta del nome, omonimo del quartiere dove i padroni l’hanno lasciata.
Il primo allarme? Il ventre gonfio. Temendo fosse incinta, i volontari l’hanno portata d’urgenza in clinica. Ma la realtà era più dura: lo stomaco era pieno di terra. Fame vera, fame disperata. Per giorni, Coachella non ha reagito. Guardava, ma non rispondeva. Non si fidava. “Non si è fidata di me fino a oggi”, ha detto Faith.
Poco dopo qualcosa è cambiato. Sono iniziato ad arrivare segnali minimi, ma significativi. “Finalmente ho ottenuto una scodinzolata. È così che sai di essere sulla strada giusta”. Da lì è iniziata la risalita: cure mediche, attenzione, una cuccia sicura, una ciotola piena. Faith, oggi, chiede sostegno per lei e per gli altri animali salvati. “Il nostro lavoro non è affascinante, ma è fatto con il cuore. C’è un disperato bisogno di aiuto”. Ora Coachella, come tanti, cerca una nuova casa.
@faitheasdale My friend was rescuing a cat, and a storm drain and was told about this girl who sat here for what we were told at least a month so today I braved the Coachella traffic and went out there to save her life
