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“La cicatrice sul volto? Colpa di una motosega. Mi hanno ritirato la patente per il vino, ora ho detto stop”: Mauro Corona si racconta a Verissimo

Lo scrittore, alpinista e scultore ha presentato il docu-film "La mia vita finché capita"

di F. Q.
“La cicatrice sul volto? Colpa di una motosega. Mi hanno ritirato la patente per il vino, ora ho detto stop”: Mauro Corona si racconta a Verissimo

Mauro Corona è entrato negli studi di “Verissimo” per presentare il docu-film “La mia vita finché capita” di Niccolò Maria Pagani, in arrivo al cinema il 5 maggio con una anteprima al Trento Film Festival il 2 maggio. Silvia Toffanin, preoccupata per una vistosa cicatrice in volto dello scrittore, alpinista e scultore, ha chiesto cosa fosse successo. E Corona ha risposto: “Mi sono ferito con la motosega, è partita una scheggia e mi è finita in faccia. Ho pensato, fa anche scena”.

Corona ha anche parlato del suo problema con il vino “non parliamo di alcol che è tragico, il vino è poetico”, ha detto. E poi ha spiegato: “Non mi sono sentito dipendente. Ho detto stop e stop è stato. Per l’alcol ho avuto anche processi, per ubriachezza molesta, interruzione di funzione religiosa e turpiloquio. Io, su 100 sbronze, ne ho una o due in cui divento un demonio e faccio terra bruciata. Per questo ho smesso. È stato difficile all’inizio ma non tanto per la dipendenza, per la mancanza di allegria e della compagnia degli amici. Anche dopo una scalata si andava giù al bar ma da quando ho detto stop, stop è stato”.

“Da un paio di mesi sono in cura perché mi hanno ritirato la patente. – ha aggiunto – Devo fare delle analisi, andare dallo psicologo. Vediamo se va bene, altrimenti dirò loro: ‘Tenetevela, quando sarò morto mettetela all’asta per guadagnarci dei soldi‘”.

Di cosa parla “La mia vita finché capita” – Attraverso monologhi, voci fuori campo e conversazioni con amici come Piero Pelù, Erri De Luca e Davide Van De Sfroos, il film esplora la filosofia di vita di Mauro Corona, toccando temi come la gioventù ribelle, il difficile rapporto con i genitori, la lotta contro l’alcolismo e la passione per la scrittura e l’alpinismo. Le citazioni letterarie, tratte dal libro “Le altalene” e interpretate dalla voce narrante di Giancarlo Giannini, arricchiscono la narrazione, mentre le maestose cime montuose fanno da sfondo alle riflessioni del protagonista.

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