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La delusione di Novak Djokovic: “Speravo di poter giocare una partita in più che a Montecarlo”

Il campione serbo: "Arnaldi è un giocatore davvero forte, di qualità. E io non ho giocato molte partite sulla terra battuta"
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“La mia ultima partita a Madrid? Potrebbe essere. Potrebbe essere. Non sono sicuro se tornerò. Quindi, non so, non so cosa dire. Voglio dire, tornerò, forse non come giocatore, ovviamente. Spero di no, ma potrebbe essere così”. Così Novak Djokovic in conferenza stampa dopo il ko con Matteo Arnaldi al torneo Atp Masters 1000 di Madrid.

“Ovviamente dopo aver perso una partita non ti senti mai bene, ma quest’anno mi è accaduto diverse volte al primo turno, purtroppo – aggiunge il 37enne serbo che con l’oro olimpico dell’anno scorso è diventato il tennista più vincente della storia -. Sapevo che sarebbe stata una partita d’esordio dura per me in questo torneo. Arnaldi è un giocatore davvero forte, di qualità. E io non ho giocato molte partite sulla terra battuta. Mi sono allenato bene, ma è completamente diverso quando scendi in campo per un match ufficiale. Penso che la cosa positiva sia che mi sono divertito molto di più che a Montecarlo o in qualche altro torneo. Ma ovviamente il livello del tennis non è ancora quello che vorrei. Stavolta ho perso contro un giocatore migliore di me“.

“Non avevo aspettative in questo torneo – sottolinea il vincitore di 24 titoli del Grande Slam -. Speravo di poter giocare una partita in più che a Montecarlo. Devo dire che è una realtà nuova per me, cercare di vincere una partita o due, senza pensare ad andare lontano nel torneo. È una sensazione completamente diversa da quella che ho provato in oltre 20 anni di tennis professionistico, quindi è una specie di sfida mentale affrontare questo tipo di sensazioni in campo, uscendo presto regolarmente nei tornei. Ma questo è, immagino, il cerchio della vita e della carriera (sorride, ndr), alla fine prima o poi sarebbe successo. Ora sto cercando di usare questo come forza trainante per il futuro. Ovviamente i tornei del Grande Slam, l’ho detto molte volte, sono i più importanti per me. Il che non significa che non voglia vincere qui, certo che lo volevo, ma gli Slam sono dove voglio davvero giocare il miglior tennis. Non so se riuscirò a farlo al Roland Garros, ma farò del mio meglio”.

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