Amore zoppo. Memoria di una resistenza residuale | di Enrico Papa con le illustrazioni di kiki skipi – Minerva
Ci son libri dove bastano poche parole e disegni essenziali per dire tutto. Questo è uno di questi. Zoppo perché Rina, diciott’anni a San Giovanni in Persiceto nel 1943, aveva avuto la poliomielite da bambina. Un amore perché l’amore per la sua gente, l’amore per la libertà, l’ha trasformata in staffetta partigiana. Con la bicicletta sempre accanto, e la borsa con il sottofondo, di armi e bottiglie del latte, sulle strade intorno al Samoggia. L’autore, nipote di Rina, definisce la sua esperienza come Resistenza residuale. Letteralmente che resta indietro, anche nella successiva narrazione storica. Sono pagine brevi, lievi, essenziali. Di poesia e disegni, accompagnati da riflessioni consapevoli della complessità di quei giorni e di quelle scelte che hanno portato al 25 aprile, alla grande Liberazione. Non solo uomini nella Resistenza, non solo armi. Le donne, le comunità, i gesti, la paura, il coraggio ne erano parte fondamentale. La Resistenza quotidiana, anche quella ai margini, che ha cambiato la Storia.
Per lettori giovani ed adulti