La memoria dimezzata. I campi fascisti nelle testimonianze slovene | Di Marta Verginella, Oto Luthar e Urška Strle – Donzelli editore
Un’analisi storica e antropologica dei campi di internamento fascisti destinati alla popolazione slovena, una pagina rimossa della storia italiana. Attraverso la voce dei sopravvissuti, gli autori esplorano i drammi personali e collettivi legati a un passato ancora difficile da elaborare. Pagine di dolore, di una storia poco conosciuta: In meno di quattro mesi gli sloveni si resero conto che il fine ultimo dell’occupazione era l’italianizzazione e la fascistizzazione della loro società. “Oltre alla violenza, che i compatrioti della Venezia Giulia avevano sperimentato più di un decennio prima, gli abitanti della Provincia di Lubiana affrontarono anche la ritorsione degli occupanti italiani feriti nell’orgoglio. Insoddisfatta dell’andamento della guerra, la gerarchia fascista fu ulteriormente irritata dalla sensazione di essere stata raggirata “dal falso luccichio delle buone maniere” degli occupati. E, come ogni rivalsa che nasce dal risentimento, la vendetta italiana contro gli sloveni ribelli fu ancora più crudele e sistematica”.
Per lettori adulti