Nonostante alcune titubanze sulla dirittura d’arrivo, alla fine è andata in porto l’acqusizione del 100% Versace da parte del gruppo Prada. Il valore dell’operazione è di 1,25 miliardi di euro, cifra soggetta ad aggiustamenti alla chiusura finale, fissata per il prossimo settembre. L’operazione è stata approvata dai consigli di amministrazione di Prada e Capri Holdings (holding a cui fa capo Versace). Capri holding aveva acquistato Versace nel 2018 pagando 1,8 miliardi di euro.
“Siamo lieti di accogliere Versace nel gruppo Prada e di avviare un nuovo capitolo per un marchio con cui condividiamo un impegno costante verso la creatività, la cura del prodotto e un forte patrimonio culturale. Il nostro obiettivo è di dare continuità all’eredità di Versace”. “La nostra organizzazione è pronta e ben posizionata per scrivere una nuova pagina nella storia di Versace, facendo leva sui valori del gruppo e continuando a operare con fiducia e rigorosa determinazione”, ha detto Patrizio Bertelli, presidente e amministratore esecutivo del gruppo Prada. “L’acquisizione di Versace rappresenta un passo ulteriore nel percorso evolutivo del nostro gruppo e aggiunge una nuova dimensione, diversa e complementare”, sottolinea Andrea Guerra, amministratore delegato di Prada
“Questa operazione riflette il nostro impegno ad aumentare il valore per gli azionisti, a rafforzare il nostro bilancio e ad alimentare la crescita futura di Michael Kors e Jimmy Choo”, commenta il presidente e amministratore delegato di Capri Holdings, John D. Idol.
E come si legge su Business of Fashion, “rilanciare Versace sarà una sfida per il gruppo controllato da Miuccia Prada e dal marito Patrizio Bertelli, ma potrebbe anche rappresentare una nuova direzione di crescita che va oltre al marchio di punta, ovviamente lo stesso Prada e la ‘minore’ Miu Miu”. Lo scorso mese, Versace ha nominato un nuovo direttore creativo, Dario Vitale, proveniente da Miu Miu. Vitale è un designer d’esperienza e la sua visione creativa potrebbe riaccendere l’interesse per il brand disegnato da Donatella Versace fin dal 1997.
Fondata nel 1978 a Milano, Versace, ricorda la nota che presenta l’acquisizioni, è una delle principali maison di moda internazionali e un emblema del lusso italiano nel mondo. Con la sua estetica altamente riconoscibile, il marchio costituisce un’aggiunta fortemente complementare al portafoglio del gruppo Prada e presenta un significativo potenziale di crescita inespresso, grazie a molteplici leve di creazione di valore. Le banche statunitensi Citigroup e Goldman Sachs hanno agito in qualità di advisor finanziari mentre Skadden, Arps, Slate, Meagher & Flom è il consulente legale di Prada. Bnp Paribas e Intesa hanno agito in qualità di banche sottoscrittrici del finanziamento.
“Un marchio storico del Made in Italy torna italiano: un’operazione che rappresenta un segnale forte al mercato e consolida la leadership del nostro Paese nel settore della moda”, ha dichiarato il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso.