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“Ho rischiato l’infarto e il blocco del cervello”: influencer pizzicata da una cubomedusa mentre girava un video in acqua. Il morso è gigante – IL VIDEO

L'influencer irlandese ha rischiato seriamente di morire per una piccola distrazione

di F. Q.

Fare un bel bagno nelle acque cristalline del mare, si sa, è rigenerante. Ma anche nelle acque ci sono gioie e dolori, specie di questi ultimi si parla, quando transita nella nostra traiettoria una medusa. L’influencer irlandese Julie stava nuotando nelle secche di un’isola remota nelle Filippine, riprendendo la scena con il suo cellulare, quando ha sentito un forte dolore nella parte superiore della coscia, il “morso” della medusa è stato esteso e ben visibile.

Nello specifico la “colpevole” dell’incidente è stata una cubomedusa, nota per essere la creatura più letale del pianeta, che può scatenare un arresto cardiaco. Fortunatamente in quell’esatto momento, non lontani da Julie, c’erano un medico australiano e un’infermiera che hanno subito individuato il pericolo e l’hanno curata.

Dopo il primo soccorso, Julie per sicurezza è stata portata d’urgenza all’ospedale più “vicino”, a tre ore di viaggio di distanza. La diretta interessata ha condiviso il momento terribile su TikTok: “Quando è successo mi sono alzata e urlavo e in uno stato mentale alterato, correvo e urlavo. Non stavo nemmeno piangendo per lo shock”.

Ho capito dalla sensazione che si trattava di una medusa. Avevo molto caldo, mi sono accovacciata e non ho sentito nulla, ma quando mi sono alzata ho sentito bruciore nelle cosce e sul sedere e quando il veleno si è diffuso è stato così strano perché potevo sentirlo nitidamente, “Vibravo tutta – ha continuato Julie – . Dove c’era la puntura, sulle cosce e sul sedere, sembrava che un ferro da stiro mi premesse contro, era così dolorante. È durato un giorno”.

Poi la “vittima” ha spiegato di essere stata molto fortunata: “C’erano un medico e un’infermiera sulla nostra barca. Venivano dall’Australia e conoscevano le cubomeduse così mi hanno aiutato ad affrontare la situazione perché avevo molto dolore. Mi hanno monitorata per un’ora perché le cubomeduse possono farti venire un infarto nel giro di mezz’ora e la neurotossina ( sostanza che danneggia le cellule del sistema nervoso, ndr) può paralizzarti se arriva al cervello”.

Ma per fortuna oggi Julie è viva e vegeta. Per sua stessa ammissione Julie, non ringrazierà mai abbastanza chi l’ha subito soccorsa.

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