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Morto Antonello Fassari, l’attore de “I Cesaroni” aveva 72 anni. Claudio Amendola: “Sarai sempre mio fratello”

Diplomatosi nel 1975 all’Accademia "Silvio D’Amico", nella sua carriera Fassari - malato da tempo - ha affiancato all’attività teatrale quella televisiva e radiofonica

di Davide Turrini

Che amarezza”. Addio ad Antonello Fassari ovvero l’oste Cesare Cesaroni. L’autore del tormentone di una delle serie pre streaming più seguite della storia della tv è morto. Aveva 72 anni e soffriva da tempo di angina. Solo che, come capita spesso ai migliori, Fassari, romano e romanista, faccia di gomma e sorriso da porta accanto, era uno di quelli che viene ricordato per l’ultima cosa fatta e quello che c’era prima, tanto, tantissimo, non se lo ricorda più nessuno.

Fassari aveva iniziato a fare l’attore dalla porta principale, quella del teatro di Luca Ronconi quando non aveva ancora trent’anni e, last but not least, è stato tra i più folli e stralunati componenti della banda del programma comico di Rai3, Avanzi; quella composta, alla rinfusa, da Corrado Guzzanti, Pierfrancesco Loche, Stefano Masciarelli, Cinzia Leone, Sabina Guzzanti, Francesca Reggiani, Olcese&Margiotta, i Broncoviz. Diplomato all’Accademia d’Arte Drammatica Silvio D’Amico nel 1975, Fassari aveva in curriculum vitae di teatro e cinema da far impallidire i più strenui caratteristi. Aveva esordito su grande schermo in alcune tra le più prelibate pellicole di fine anni settanta, da vero commediante tuttofare, senza troppi grilli per la testa e con un istrionismo di rara robustezza e fattura.

È in scena con Gianni Cavina in Atsalut pader di Paolo Cavara nel 1979, poi compare tra Virna Lisi e Clio Goldsmith in La cicala di Alberto Lattuada nel 1980, anche se è nella commedie anni ottanta mordi e fuggi che trova una sua curiosa collocazione laterale e rammentabile: Italian fast food (l’instant movie con tutto il cast del Drive In); L’estate sta finendo di Cortini; Montecarlo Gran Casinò dei Vanzina. In Le finte bionde (1989) sempre dei Vanzina si prende un bel pezzo di film vendendo auto in una Roma bene, fine ottanta, cafonissima, molto Vacanze di Natale. Dentro a questo film c’è già un po’ di cast del futuro Avanzi, anche se prima di diventare colonna del programma di Rai3, visiterà i set di Christian De Sica (Faccione, Il Conte Max) e Non chiamarmi Omar di Sergio Staino. Dicevamo di Avanzi o della Tv delle Ragazze. Prima trasmissione fatta di scarti parodici della tv poi satira politica e di costume di un’Itala traghettata dalla prima alla seconda repubblica.

Fassari imita e satireggia sia la Sora Lella che Giuliano Ferrara, ma è con il compagno Antonio, baffoni rossi a manubrio, tolfa d’ordinanza, vetero marxista che si risveglia dopo vent’anni dal 1973 che sfotte linguaggio e retorica delle adunate comuniste operaie e si scioglie come un adolescente di fronte al ricordo dei Pooh. Gli anni novanta sono per Fassari sia la conferma televisiva sempre con il team dandiniano (Tunnel, Pippo Chennedy Show), ma sono anche quelli della maschera che diventa protagonista di molte commedie cinematografiche come Selvaggi e Sognando la California, fino a quando esordisce alla regia con Il segreto del giaguaro, scritto con i Manetti bros e dove dirige il Piotta in un coattissimo e romanissimo richiamo cinefilo dei settanta.

Ma è tanta e tale la classe e la versatilità di Fassari che nei primi duemila lo vediamo interpretati personaggi criminali ed ambigui come il rigattiere Ciro Buffoni di Romanzo criminale, diretto tra un cast di livello internazionale, da Michele Placido. La quantità di apparizioni di Fassari al cinema si spreca, ma il botto totale e definitivo arriva dal 2006 al 2014 nelle sei stagioni di I Cesaroni su Canale 5. Fassari interpreta il fratello del protagonista, Claudio Amendola, proprietario della bottiglieria della Garbatella. L’ultima apparizione di Fassari risale al film Flaminia nel 2024. L’attore romano aveva sofferto anche di depressione e negli anni ottanta, ante litteram, aveva inciso un brano rap.

Morto Antonello Fassari, l’attore de “I Cesaroni” aveva 72 anni. Claudio Amendola: “Sarai sempre mio fratello”
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